Droga ai giovanissimi, pena 'ridimensionata' per un 23enne
La Cassazione accoglie in parte il ricorso e ridetermina la pena
Da due anni, 5 mesi e 10 giorni di carcere ad una pena definitiva ad un anno e sei mesi. E' questa la sentenza emessa dalla Corte di Cassazione ai danni di un 23enne di Teano, G.S., che era stato arrestato e processato, con rito abbreviato, per aver venduto droga ai giovanissimi dell'alto casertano nel giro di diversi anni, dal 2015 al 2017. Un'indagine che ha appurato piccole cessioni a diversi soggetti, che aveva portato ad una sentenza a poco più di due anni di carcere. Ma la pena è stata ridimensionata dalla Cassazione in quanto ritenuta "illegale".
Scrivono gli ermellini: "La pena infitta illegale dal momento che sulla pena base per il reato più grave, indicata in mesi nove di reclusione e 3.900 euro di multa, i giudici del merito hanno applicato un aumento per la continuazione per tutti i reati satelliti, nella misura di anni tre e mesi otto di reclusione e 5.200 euro di multa, ridotta per la diminuente per il rito abbreviato, ad anni due, mesi cinque e giorni dieci di reclusione e 3.900 euro di multa. Gli aumenti per i reati satelliti sono stati calcolati in misura superiore al limite di cui all'art. 81 cod.pen., comportando una pena superiore al triplo di quella stabilita per il reato base".