Condanna soft per il nipote del boss
Il processo si è chiuso con 4 condanne ed un'assoluzione
Pene soft, patteggiamenti ed una assoluzione per i pusher di Santa Maria Capua Vetere e dei comuni limitrofi ritenuti responsabili di plurimi episodi di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti talvolta in concorso.
E’ quanto disposto dal gup Emilio Minio, in sede di rito abbreviato, nei confronti di Leon Bifone, 22 anni di Portico di Caserta, nipote del boss Antonio Bifone detto Zuzú, condannato a 6 mesi (mentre la richiesta del sostituto procuratore Gionata Fiore era di 6 anni); Vincenzo Cipullo, 51 ann di Santa Maria Capua Vetere, condannato ad un anno e 2 mesi di reclusione (richiesta a 10 anni); assoluzione per Maria Marino, 26 anni di Santa Maria Maria Capua Vetere. Patteggiamento per Massimo D’Addio, 32 anni di Santa Maria Capua Vetere, e Cristina Iannotta, 27 anni di Santa Maria Capua Vetere.
Gli imputati vennero coinvolti nell'inchiesta della Procura sammaritana sulle piazze di spaccio svelata tramite attività di intercettazioni, tracciamenti GPS, appostamenti, pedinamenti e dichiarazioni degli acquirenti/consumatori i militari individuarono i responsabili della fiorente attività di vendita dello stupefacente. Nel collegio difensivo sono stati impegnati gli avvocati Angelo Raucci, Rosario Avenia, Luca Viggiano.