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Cronaca Marcianise

Il pasticciere arrestato per errore "non riconosciuto" neanche dal pentito

Adesso dovrebbe arrivare la definitiva archiviazione della Dda

I magistrati della Dda forse non erano convinti fino in fondo della sua ‘estraneità’ all’indagine, seppur tutti gli atti a disposizione lo avevano portato alla scarcerazione. Ma, adesso, se ancora ci fosse stato bisogno di una certezza, è arrivato anche il “mancato riconoscimento” fotografico da parte del collaboratore di giustizia. Ora si attende solo la definitiva archiviazione della posizione del pasticciere di Marcianise Pietro Russo, difeso dall’avvocato Mariano Omarto.

Il 49enne era stato arrestato nello scorso mese di giugno nell’ambito dell’inchiesta “Unrra Casas” che aveva permesso alla Dda di bloccare lo spaccio di droga nell’hinterland. Nella maxi operazione con oltre 40 indagati era finito anche il pasticciere Russo, per colpa di alcune intercettazioni con Giovanni Pontillo relative alla consegna di una torta. Gli inquirenti pensavano che si trattasse di un linguaggio criptico, ma invece così non era. Tant’è che il gip, appena avuto contezza dell’errore commesso, dispose la scarcerazione di Russo dopo 5 giorni agli arresti.

Ora l’ultimo passaggio. Nei verbali del neo collaboratore Giuseppe Grillo di Marcianise, anche lui coinvolto nell’inchiesta “Unrra Casal”, è certificato che il pentito non riconosce in foto il pasticciere. Altro tassella di quella “estraneità” che dovrebbe portare all’archiviazione del provvedimento.

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