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Cronaca Carinola

Droga e cellulari in carcere: 14 avvisi di garanzia per detenuti e familiari

Stupefacenti, dispositivi e sim rivenduti nel penitenziario. Procura contesta associazione

Droga e cellulari in carcere. Sono 14 gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere a carico di altrettanti indagati (9 detenuti e 5 familiari) ritenuti responsabili a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata all'accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti; ricettazione; detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Condotte di reato verificatesi all'interno della casa circondariale di Carinola.

Le indagini delegate dai sostituti procuratori Alessandra Pinto e Daniela Pannone del tribunale di Santa Maria Capua al NIC della polizia penitenziaria di Carinola hanno accertato il possesso e l'utilizzo da parte dei detenuti all'interno della casa di reclusione per effettuare comunicazioni fraudolente tra le persone detenute e l'esterno. Dagli accertamenti è emerso anche che i detenuti dell'istituto penitenziario di Carinola oltre a fare uso illecito di apparecchi telefonici introducevano in carcere ai fini di successiva vendita sim card,cellulari e sostanze stupefacenti. Tali condotte sarebbero state poste in essere con la complicità dei congiunti dei detenuti o 'amici' i quali in cambio di corrispettivi economici versati su carte prepagate favorivano l'introduzione di tali 'oggetti illeciti'.

Alla luce di tali accertamenti i pm sammaritani hanno disposto il perquisizioni personali e locali a carico dei detenuti e dei prossimi congiunti. Gli indagati - residenti tra Napoli, Marcianise e Piedimonte Matese - dovranno chiarire le loro posizioni dinanzi ai pm. Tra i difensori è impegnato l'avvocato Marco Argirò.

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