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Cronaca Marcianise

Soffiata dal carcere fa scattare le indagini sulla centrale dello spaccio

Un detenuto ha svelato agli inquirenti l'attività della famiglia Russo. Accordi nel penitenziario di Spoleto per il rifornimento della droga

Soffiata dal carcere alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. E' stato detenuto la 'gola profonda' che ha fatto scattare le indagini sulla florida attività di spaccio della famiglia Russo/ Cozzolino, smantellata grazie all'operazione dei carabinieri della compagnia di Marcianise che hanno dato esecuzione a 10 misure cautelari, per gran parte degli appartenenti della famiglia Russo.

È proprio sulla figura del defunto capofamiglia Antonio Russo che si è innestata l'attività investigativa della Procura sammaritana. Tutto ebbe inizio con l'arresto di Antonio Russo, detto 'o Napulitan, coniugato con Lucia Cozzolino, il 12 febbraio 2021 quando, nonostante fosse agli arresti domiciliari, venne sorpreso dai carabinieri a spacciare presso la propria abitazione di via Verga a Marcianise. Dopo l'arresto, la Procura di Santa Maria Capua Vetere si vide recapitare una lettera proveniente dal carcere di Spoleto dove un detenuto chiedeva di essere escusso per riferire su 'o napulitan '.

Il detenuto, sentito nell'agosto 2021, ha riferito che la famiglia Russo/Cozzolino anche dopo l'arresto del capofamiglia stava continuando a spacciare cocaina  presso la propria abitazione approvvigionandosi di droga a Spoleto grazie a due congiunti albanesi (indagati a piede libero). La gola profonda riferí agli inquirenti che agli inizi di gennaio 2021, Antonio Russo 'o Napulitan e sua moglie erano stati messi in contatto con gli albanesi per il tramite del loro figlio, Raffaele Russo, che era detenuto nella casa circondariale di Spoleto e che proprio nel penitenziario avrebbe stretto amicizia con un recluso albanese.

Quest' ultimo a sua volta aveva messo in contatto con la sorella i familiari di Russo. Difatti i familiari di Russo quando si recavano in carcere a Spoleto approfittavano del termine dei colloqui per prendere accordi sullo spaccio. La droga veniva concessa dalla sorella del detenuto dei familiari di 'o Napulitan e trasportata fino a Marcianise per essere piazzata sul mercato. 

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