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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Droga all'ombra dell'Anfiteatro, i "Bellaggiò" fanno scena muta dal giudice

Gli indagati per lo spaccio di stupefacenti si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

Scena muta davanti al gip. La maggior parte degli indagati per lo spaccio di droga targato "Bellaggiò" a Santa Maria Capua Vetere si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Caputo, del tribunale di Napoli, e del suo collega Minio, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (per rogatoria), nel corso degli interrogatori di garanzia

Non hanno risposto all'interrogatorio di garanzia Ferdinando e Sonia Del Gaudio, di 48 e 46 anni di Santa Maria Capua Vetere, ritenuti dagli inquirenti a capo di due differenti gruppi dediti allo spaccio. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere anche Plinio Rastelli, Giuseppe Cortese e Costantino Merone. La maggior parte degli indagati, comunque, hanno optato per la scena muta, preferendo giocarsi le proprie chances difensive al Riesame. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Giuseppe De Lucia, Luca Viggiano, Angelo Raucci, Enzo Spina e Vincenzo D'Angelo.

Le indagini, svolte tra il 2016 ed il 2017, hanno permesso di accertare l'esistenza di due diversi gruppi dediti allo spaccio di droga, cocaina ed hashish, entrambi facenti capo a Sonia e Ferdinando Del Gaudio. E' stato appurato che i pusher erano vincolati all'acquisto di droga da spacciare dal gruppo Del Gaudio e successivamente provvedevano a distribuirla ai propri clienti. Le piazze di spaccio dove avveniva la cessione dello stupefacente erano nei pressi dell'Anfiteatro ed all'esterno di alcuni bar di Santa Maria Capua Vetere e paesi limitrofi. Nel corso del blitz dei carabinieri sono finite in manette 22 persone. 

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