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Cronaca Cervino

Operazione antidroga, torna libero piazzista 39enne

Il Tribunale del Riesame ha annullato l'ordinanza di custodia cautelare

Torna libero Antonio De Angelis, 39enne di Cervino, coinvolto nell'operazione dei carabinieri della compagnia di Santa Maria Capua Vetere coordinata dalla DDA di Napoli che portò all'arresto di 40 soggetti con 15 indagati a piede libero ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.

È quanto stabilito dall'Ottava Sezione del Riesame del Tribunale di Napoli in composizione collegiale presieduta dal giudice Antonio Pepe dopo aver accolto l'istanza del difensore del piazzista di Cervino l'avvocato Raffaele Mascia, disponendo l'annullamento dell'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa lo scorso 8 marzo dal giudice Federica Colucci del Tribunale di Napoli.

Antonio De Angelis è stato implicato in questa vicenda poiché piazzista di prodotti merceologici quali salumi e latte oltre che esser un rivenditore di scarpe e tali viaggi d'affari servivano per gli inquirenti per il trasporto dello stupefacente nelle province di Caserta e Napoli. Da alcune intercettazioni telefoniche i prodotti ai quali si riferiva sono stati scambiati dagli inquirenti come parole in codice utilizzate per il trasporto e la compravendita di droga. Una tesi accusatoria però smantellata dal difensore di De Angelis che ha dato prova documentale dei prodotti merceologici che effettivamente commercializzava De Angelis con tanto di contratto di lavoro presso la società rivenditrice dei beni alimentari con le relative fatture risalenti agli anni 2017 /2022. Argomentazioni che hanno convinto i giudici del Tribunale delle Libertà ad annullare la misura coercitiva.

L'attività di indagine dei carabinieri venne svolta dal mese di aprile 2017 al mese di aprile 2018 e consentì di far luce su un traffico di droga prevalentemente cocaina da destinare Ale piazze di spaccio nelle province di Caserta e Napoli. In particolare venne individuata la presenza di tre diversi sodalizi criminali:uno operante nei comuni di Maddaloni, Santa Maria a Vico, Cervino e Recale;uno con base logistica nel Parco Verde di Caivano ed operante tra Caivano, Cardito e Crispano;uno operante nei Comuni di Marcianise, Capodrise, Portico di Caserta e Macerata Campania. Tra le organizzazioni smantellate particolare interesse rivestì quella che faceva capo a Salvatore D'Albenzio alias o faraon ritenuto reggente del clan dei Belforte nell'area di Maddaloni. A Marcianise la piazza di spaccio faceva capo a Paolo Iuliano che utilizzava un minore per le consegne. A Caivano il commercio di droga era garantito da Antonio Cocci alias o chiatt.

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