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Cronaca

Gara 'sospetta' e truffa: doppia inchiesta in Procura sul Sai di Caserta

Migranti sentiti dai pm dopo la denuncia sui disservizi. Ragazzi trasferiti preoccupati sulla continuità delle attività di integrazione

Da un lato la truffa dall'altro la turbata libertà degli incanti e la frode nelle pubbliche forniture. Viaggia su un doppio binario l'inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere sulla gestione del progetto Sai a Caserta, sospeso dal Ministero dell'Interno dopo una serie di irregolarità riscontrate nel corso di una visita ispettiva alle case dell'accoglienza svolta alla fine dell'anno scorso. 

Sono due i fascicoli aperti e per ora contro ignoti nelle mani dei pubblici ministeri Anna Ida Capone e Nicola Camerlingo dopo le denunce presentate dall'avvocato Elvira Rispoli. Una presentata per un imprenditore casertano che, con l'imminente scadenza del progetto, intendeva partecipare alla nuova gara. Dalle verifiche effettuate sarebbero state riscontrate una serie di irregolarità con la prima denuncia, depositata a settembre, ed un fascicolo aperto per turbata libertà degli incanti e la frode nelle pubbliche forniture. 

L'altra denuncia, invece, ha come titolo di reato la truffa ed è stata depositata in favore di alcuni beneficiari del servizio che non avrebbero ricevuto servizi idonei con le linee del progetto dal mancato ricevimento del vitto e dei pocket money, al mancato cambio di abbigliamento stagionale fino alle condizioni delle case. Nei giorni scorsi alcuni dei migranti ospiti sono stati escussi a sit dal pm Camerlingo al quale hanno esposto le criticità vissute sulla propria pelle. 

Un doppio binario d'indagine che potrebbe confluire in un unico fascicolo e sul quale a breve potrebbero esserci novità. Intanto, è tutto pronto per il trasferimento - necessario dopo la sospensione del progetto - dei circa 75 migranti che sono ancora a Caserta. Una ventina, tutti pachistani e bengalesi, andrà tra Bologna e la sua area metropolitana (Nuovo Circondario Imolese), ed in ogni caso sono stati trasferiti per gruppi (altri 5 andranno a Mesagne nel Brindisino), mentre la maggior parte dei ragazzi provenienti dai paesi sub sahariani saranno trasferiti anche da soli in paesini campani, calabresi e pugliesi.

Tra i ragazzi che verranno trasferiti c'è la preoccupazione sulla continuità delle attività di integrazione avviate a Caserta, tra ragazzi che frequentano la scuola o corsi di formazione oltre a praticare attività sportive. 
 

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