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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Casapesenna

Filastrocche, maestri esorcisti e donne tentatrici. Don Barone: "Un complotto contro di me"

L'ex sacerdote del Tempio parla in aula: "Non ho avuto relazioni con nessuno. Erano innamorate di me per questo mi accusano"

Premonizioni soprannaturali di quanto sarebbe accaduto in una filastrocca con giochi di parole sui nomi dei pubblici ministeri che lo hanno accusato. E' quella pronunciata nel corso del suo esame da imputato da Michele Barone, l'ex sacerdote del Tempio di Casapesenna, accusato di lesioni nei confronti di una ragazzina di 15 anni di Maddaloni durante riti esorcistici e di violenza sessuale nei confronti di altre due fedeli.

LE DONNE TENTATRICI

Barone, presente in aula con un pantalone scuro ed una camicia azzurra, ha parlato delle sue accusatrici spiegando i motivi, secondo lui, delle accuse. "Erano tutte innamorate di me, io le ho respinte e per questo si erano risentite. Non ho avuto relazioni con nessuno", ha sottolineato. Circostanze su cui i pubblici ministeri hanno fatto diverse contestazioni riprendendo messaggini piuttosto intimi e conversazioni dalle quali emergerebbe, addirittura, come le ragazze che erano in "cura" presso don Michele fossero segregate.

LE PRATICHE ESORCISTICHE

Barone è poi entrato nei dettagli delle pratiche esorcistiche svolte seguendo gli schemi di Padre Amort, considerato da lui come il suo maestro e che "se fosse stato vivo lo avrei chiamato a testimoniare". Ne ha letto alcuni brani spiegando anche come le preghiere pronunciate durante i riti, rigorosamente in latino, non fossero altro che quelle di Leone XIII, minore e maggiore. Inoltre sulle presunte violenze, con la faccia della ragazzina - "giudicata posseduta anche da altri preti" - schiacciata dal suo piede, ha spiegato che non premeva ma si trattava di un'immagine simbolica come quella di San Michele Arcangelo. Infine sugli sputi nell'acqua data alla giovane per essere liberata don Barone ha negato: "Soffiavo soltanto. Si chiama insufflazione ed è una pratica liturgica". 

I NUOVI VIDEO

Barone, inoltre, ha portato come prove a discarico anche dei video registrati con il suo telefonino. Video in cui si vedrebbe la 15enne stare bene girati a Lourdes e a Fatima. In uno c'è anche la cena dopo la liberazione. 

LA TEORIA DEL COMPLOTTO

Per Barone i pubblici ministeri del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed i poliziotti che lo hanno arrestato sarebbero stati "contro di me" e quando si è creata l'occasione "non si sono lasciati scappare la patata dal piatto". Tutto per lui faceva parte di un disegno superiore al punto da citare una premonizione soprannaturale in cui "da un grande tronco" si sarebbe trovato "in un vico stretto" dove gli avrebbero messo "un panno in faccia" con un "milite che ti ostacolerà". Va da sè che il riferimento è ai magistrati sammaritani Di Vico, Pannone e Milita della procura guidata da Maria Antonietta Troncone. 

Si torna in aula all'inizio di dicembre. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Maurizio Zuccaro, Camillo Irace, Carlo De Stavola e Giuseppe Stellato. Le ragazze vittime della violenza si sono costituite parti civili con gli avvocati Rossella Calabritto e Luigi Mordacchini. 

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