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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Presenzano

Don Roncone si difende, poi ammette: "Ho avuto una relazione ma era maggiorenne"

Il padre si era affidato al sacerdote per trovare un lavoro al figlio. Sui presunti abusi su minori il prete tuona: "Non l'ho mai toccato"

"Non c'è stato alcun contatto fisico. Io non l'ho mai toccato. Era un giovanissimo dell'azione cattolica che veniva in chiesa ma non avevo alcuna attenzione per lui". Sono le dichiarazioni rese da don Gianfranco Roncone, ex parroco di Presenzano originario di Sparanise, a processo per  abusi sessuali su minori, induzione alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico.

Nel corso dell'udienza, celebrata dinanzi alla Prima Sezione del tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale presieduta dal giudice Giovanni Caparco, l'ex parroco apparso molto provato psicologicamente ha risposto alle domande del pubblico ministero Alberico D'Albenzio chiarendo che non si verificò il palpeggiamento sui glutei ai danni di un minore all'interno della canonica. Don Roncone ha anche ammesso la sua relazione di breve durata - solo 15 giorni di ' passione'- con uno dei due ragazzi sorpresi dai carabinieri della compagnia di Capua la notte del 14 agosto 2020 nei pressi del cimitero di Vairano Patenora dalla cui identificazione e successiva perquisizione degli smartphone iniziò l'indagine.

"Era maggiorenne quando iniziai a frequentarlo. Lo conoscevo da molto prima e frequentavo la sua abitazione poiché conoscevo il padre e spesso aiutavo quella famiglia - ha ammesso don Roncone - lo scambio di numeri di telefono tra noi avvenne proprio perché il padre raggiunta la maggiore età mi chiese un aiuto per trovare lavoro al figlio". L'attività investigativa su Gianfranco Roncone prese il via proprio dallo smartphone del suo frequentatore che portò alla luce la relazione borderline. Passati al setaccio i sistemi informatici in uso al prete i militari scoprirono i particolari gusti omosessuali del prete di Sparanise con una predilezione per i ragazzi dell'Est Europa e con 'variazioni sul tema' per i ragazzi africani con cui consumava rapporti in B&B partenopei o in umide sale cinematografiche porno a Napoli.

I carabinieri scoprirono inoltre lo schema di regalie per i giovani coccolati da Don Roncone per le prestazioni sessuali ricevute . Si torna in aula la metà del mese di novembre per l'escussione di ulteriori testi della difesa.

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