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Cronaca Casapesenna

Don Michele Barone "faccia a faccia" con le vittime in Procura

Incidente probatorio per la sorella della 13enne vittima delle lesioni durante gli esorcismi

Don Michele Barone torna in Procura a Santa Maria Capua Vetere. Il prete del tempio di Casapesenna sta ascoltando in queste ore la sorella della 13enne, vittima di maltrattamenti e lesioni subite durante riti esorcisti per "liberarla dal demonio". E' ancora in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere l'incidente probatorio della ragazza, di Maddaloni, con il pool di inquirenti composto dai pubblici ministeri Pannone e Di Vico, che intende, dunque "cristallizzare" le prove raccolte durante l'escussione a sommarie informazioni.

La sorella di Giada (nome di fantasia) sta rispondendo nell'aula protetta con le domande "filtrate" dal giudice Ivana Salvatore in modo da evitare qualsiasi tipo di condizionamento e sta ripercorrendo l'intera vicenda, già emersa nel corso della sua testimonianza contenuta nelle pagine della seconda ordinanza di custodia cautelare a carico del sacerdote, conclusasi con la "guarigione" di Cracovia e l'arresto del prete al rientro dal pellegrinaggio all'interno dell'aeroporto di Napoli. La ragazza ha assistito agli esorcismi e potrà fornire dettagli sulle pratiche condotte dal prete che voleva far uscire "Belzebù e Milleocchi" dall'orecchio della piccola. Orecchio che è stato tirato e morso fino ad essere danneggiato in maniera permanente.

Don Michele è presente e sta ascoltando la testimonianza. Si è presentato stamattina in tribunale accompagnato dal suo legale, Carlo Taormina. Al suo ingresso in aula ha fatto un saluto religioso, una sorta di benedizione a magistrati ed avvocati presenti.    

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