Don Michele scrive dal carcere: "Mi sento affidato al Signore"
Il parroco affida le sue parole ad un programma di Rai1
"Io non sono esorcista, ma noi sacerdoti siamo abilitati alle preghiere di guarigione e liberazione". Lo scrive don Michele Barone, il sacerdote sospeso dalla Diocesi di Aversa, in carcere con l'accusa di abusi e violenza sessuale su minori, in una lettera dal carcere pervenuta a "Storie Italiane", condotto da Eleonora Daniele.
Il sacerdote di Casapenna che, secondo quanto riferito al programma di Rai1 dal padre Vincenzo, attualmente è in regime di isolamento per le minacce di morte ricevute da altri detenuti, nella lettera aggiunge: "Mi sento affidato al Signore ed emergerà tutta la verità".