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Cronaca Maddaloni

Spaccio per il clan, esce del carcere dopo la maxi richiesta di condanna

Stefanelli è imputata nel processo per la droga dei Belforte

 Arresti domiciliari per Antonietta Stefanelli, 43enne di Maddaloni ritenuta affiliata al clan dei Belforte. A stabilirlo il Gip del Tribunale di Napoli che le ha concesso la misura meno afflittiva ad Isernia. Coinvolta nel maxi processo per spaccio di droga nel territorio di Maddaloni per conto del clan Belforte promosso dalla DDA di Napoli, e difesa dall'avvocato Letizia, nei suoi confronti è stata richiesta la condanna a 12 anni per il reato di associazione a delinquere finalizzato al traffico ed al commercio di sostanze stupefacenti aggravato dal metodo mafioso.

Nell’indagine ci furono 19 arresti con relative condanne per un totale di oltre un secolo e mezzo per le pene complessive. L'inchiesta partì a seguito dell'omicidio di Daniele Panipucci, consumato in uno scontro per il controllo del territorio di spaccio di droga a Maddaloni dove venne freddato con un colpo di pistola al volto nel maggio del 2016. Vennero individuati come organizzatori ed esecutori materiali dell'omicidio Antonio Esposito, Domenico Senneca ed Antonio Mastropietro, arrestati dalla squadra mobile della polizia di Caserta nell'aprile del 2018.

Esposito e Mastropietro venivano accusati di essere gli organizzatori della cellula criminale dei Belforte che agiva da tempo su Maddaloni. La cellula criminale, ora sgominata, era dedita allo spaccio di droga che potenziava con le attività illecite l'egemonia mafiosa all' interno del rione IACP a Maddaloni, dove il clan aveva l'appoggio totale delle famiglie Gagliardi/ Bernardi, Zampella/ Stefanelli. La rete criminale era coordinata da Antonio Padovano aiutato da Luigi Belvedere, pregiudicato per reati in materia di stupefacenti che tramite il cugino Pietro (Belvedere) riforniva il clan di cocaina per le operazioni di spaccio al dettaglio.

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