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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Comune in dissesto, parla Spirito: "Marino tiri fuori i nostri debiti"

L'ex assessore alle Finanze entra a gamba tesa sul sindaco dopo la bocciatura della Corte dei Conti

“I debiti dove sono? Vorrei tanto che qualcuno me li mostrasse”. Nello Spirito, ex assessore alle Finanze della giunta del Comune di Caserta guidata da Pio Del Gaudio, entra a gamba tesa nella polemica a distanza con l’attuale primo cittadino Carlo Marino.

L’avvocato Pd, per giustificare la bocciatura del bilancio da parte della Corte dei Conti, ha scaricato tutte le colpe sulla gestione Del Gaudio e della commissaria prefettizia Maria Grazia Nicolò. Parole che non sono state gradite da Spirito: “Noi abbiamo rimesso in piedi il Comune di Caserta partendo dalla dichiarazione di dissesto, sotto il controllo costante del Ministero dell’Interno. Personalmente ho fatto eliminare dai dirigenti tutti i residui di piccola entità, mentre oggi leggo dai bilanci che ci sono ancora residui di 0,4 centesimi di euro. Non credo sia questa la strada migliore per gestire le casse di Palazzo Acquaviva”.

Poi, entrando nel merito delle accuse lanciate da Marino, Spirito lancia una sfida: “Chiedo al sindaco di mostrare, carte alla mano, quali sono i debiti dell’amministrazione Del Gaudio. Credo che non ne riuscirà a trovare nemmeno due. Il problema, oggi, del Comune di Caserta è l’incapacità gestionale del settore Ragioneria. Oggi l’assessore Pica non è in grado neanche di fare un estratto conto per indicare gli attuali creditori del Comune di Caserta. Che, invece, dovrebbero essere individuati nel bilancio con nominativo e motivazione. Ad oggi, invece, vengono inseriti con la terminologia ‘Diversi’: ma qualcuno conosce questo signor Diversi?”.

Ed aggiunge ancora l’ex assessore: “Com’è possibile che ci sono tutti questi debiti mentre sindaco, assessori, consiglieri e dipendenti continuano a prendere gli stipendi? Non mi pare che la ditta rifiuti non venga pagata così come sembra che le varie utenze non vengano liquidate. Quando i soldi veramente non c’erano, come quando fummo costretti a dichiarare dissesto nel 2011, i dipendenti non presero lo stipendio per un paio di mesi e sindaco ed assessori rimasero a lavorare gratis per almeno 6 mesi”.

E chiosa: “Marino si faccia un conto degli interessi pagati nel corso della sua amministrazione comunale sulle anticipazioni di cassa con quelle della mia gestione e scoprirà che le cose, oggi, non vanno tanto meglio come lui vuole far credere”.

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