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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Sessa Aurunca

Dissequestrato il tesoro dell’imprenditore coinvolto nell’inchiesta “Oro blu”

Tornano nella disponibilità di Siniscalchi Bernabò beni per 27 milioni di euro

Annullato il decreto di sequestro preventivo emesso dal Tribunale di Torre Annunziata finalizzato alla confisca per equivalente di beni immobili per l'intera somma di 27. 947.013 euro a carico della Petrol Trans S.r.l. nella persona del legale rappresentante della società, l’imprenditore di Sessa Aurunca Corrado Siniscalchi Bernabò, e due dipendenti, Luigi Esposito e Pasquale Esposito.

L'annullamento del provvedimento per carenza di gravi indizi di colpevolezza nonchè per carenza di esigenze cautelari è stato disposto dalla sezione VIII del Tribunale del Riesame di Napoli con la relativa restituzione di quanto in sequestro. Il procedimento penale che vede coinvolta la Petrol Trans. S.r.l. nasce dall'attività d'indagine 'Oro Blu' (gasolio agricolo) posta in essere dalla Guardia di Finanza di Taranto e dall'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli dal 2015 al 2017 finalizzata all'accertamento dell'osservanza degli obblighi previsti nel settore delle accise gravanti sugli oli minerali, ossia il gasolio agricolo.

Nel 2015 a seguito di visita fiscale a carico della Carburanti Marinuzzi Sas, la guardia di finanza scopriva un'attività illecita perpetrata attraverso la cessione di prodotti energetici ovvero il gasolio agricolo in favore di fantomatici soggetti acquirenti che a seguito di verifiche documentali sui numeri di partita iva indicati nel D.A.S. (documento di accompagnamento semplificato) si rivelavano in realtà inesistenti o comunque ignari delle forniture in apparenza loro destinate.

Dietro le cessioni fittizie quindi si nascondeva un vasto e lucroso traffico illecito di gasolio agricolo ceduto a soggetti non legittimati a riceverlo perchè senza licenza ed utilizzato per scopi diversi da quello per il quale si riceveva l'agevolazione fiscale. Si otteneva così un ingente risparmio sui costi di approvvigionamento del gasolio e significativi margini di guadagno sulla cessione a terzi praticata a prezzi inferiori a quelli reperibili sul normale mercato dei carburanti per autotrazione. A seguito di capillari controlli vennero disposti provvedimenti di sequestro tra Taranto e la Campania. Siniscalchi Bernabò, difeso dall'avvocato Ferdinando Letizia, si è reso mero esecutore del trasporto di carburante incriminato, incarico affidatogli però dalla società Pisa Fuel, risultante esser invece coinvolta nel traffico illecito.

Riconosciutagli la buona fede e la non conoscibilità del rapporto fraudolento ed illecito posto alla base del trasporto del cosiddetto 'oro blu', è stata disposta la restituzione dell'intero importo pari a 27.947.013 euro. Per i due dipendenti Luigi Esposito e Pasquale Esposito, estranei a qualsivoglia logica delinquenziale, è stato restituito l'importo di 6.434.832 euro (Luigi Esposito) e di 9.219.007 euro (Pasquale Esposito).

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