Madre e figlia autistica discriminate al bar: cacciate dal titolare
La donna aveva semplicemente chiesto la chiave per i servizi igienici
Madre e figlia autistica discriminate al bar: cacciate dal titolare. È la vergognosa vicenda che ha visto coinvolte una madre ed una minore autistica bistrattate, ingiuriate e allontanate da un esercizio commerciale sito a Cellole sulla Statale Domiziana. La donna era entrata nella serata di sabato nel locale per chiedere la chiave dei servizi igienici esterni di cui la figlioletta avrebbe dovuto usufruirne.
Il titolare alla cassa anziché porgere la chiave per i servizi igienici ha cominciato ad inveire contro la donna. Il motivo di tanta acredine è che la bambina non indossasse la mascherina. La donna che indossava la mascherina ha invano cercato di spiegare che la figlioletta fosse esente per legge nonché già vaccinata.
Le spiegazioni della donna non sono valse a nulla. La signora è stata invitata con toni duri ad allontanarsi tra le offese del titolare e gli occhi increduli ed esterrefatti degli avventori. La donna in lacrime si è allontanata velocemente e nel mentre la bimba vedendo la madre in quel precario stato emotivo ha avuto una crisi. Gli avventori hanno cercato di prestare aiuto alla donna che però era fuggita via tra la mortificazione ingiusta e la preoccupazione di proteggere sua figlia in crisi.