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Cronaca Sant'Arpino

Dipendente morto in Comune, il sindaco: "Perdonaci Nicola"

Dell'Aversana colpito dalla tragedia: "Non abbiamo capito..."

“La sede comunale, il palazzo ducale, simbolo di questo comune hanno visto i tuoi ultimi istanti di vita, una vita negli uffici del comune, una presenza assidua, un lavoro certosino, per questo la morte doveva incontrarti in quel luogo come sul campo di battaglia”. Così inizia il pensiero del sindaco di Sant’Arpino Giuseppe Dell’Aversana nel ricordare Nicola, il dipendente morto negli uffici sabato.

“Siamo rimasti attoniti, senza fiato, sbalorditi da questa morte improvvisa, clamorosa, noi eravamo abituati alla tua presenza silenziosa, al tuo ragionamento pacato, mai sopra le righe, gentile, riflessivo, sottovoce, fatto solo di pazienza. Questo clamore strida, è un pugno allo stomaco. Eri uno di noi, tantissimi amici, un pezzo di storia di questa comunità, percorrevi le strade del nostro paese salutando ogni passante, come fosse un tuo familiare.  Una figlia da crescere, una moglie al tuo fianco, erano il centro delle tue azioni, il loro sorriso era la tua vita”.

Dell’Aversana sottolinea come “il pensionamento aveva cambiato le sue abitudini ma la frequentazione della parrocchia restava la traccia indelebile, la chiesa una seconda casa. Quando ho sentito le campane annunciare la tua dipartita, il loro suono era ancora più cupo nel cielo plumbeo di questa giornata. Non hai voluto chiedere aiuto a nessuno di noi e nel silenzio hai salito le scale del palazzo ducale per trovare una risposta alla tua domanda. Perdonaci se non abbiamo capito che a volte non serve una domanda ma basta uno sguardo. Continueremo il nostro  viaggio, senza di te, saremo vicino alla tua famiglia e ti porteremo  nel cuore, nel silenzio dei ricordi conserveremo il tuo volto, perché la vita resta un mistero insondabile, una lezione da imparare”.

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