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Cronaca Cancello ed Arnone

Dipendente 'isolato' in biblioteca: Comune condannato

E' stato demansionato progressivamente e costretto all'inoperosità. Riconosciuto danno esistenziale

Il Comune di Cancello ed Arnone dovrà risarcire un dipendente anche per i danni esistenziali alla professionalità. Lo ha deciso il giudice d'Appello di Napoli che ha accolto il ricorso dell'avvocato Domenico Carozza.

E.D., dipendente del Comune di Cancello ed Arnone, fino al 2007 aveva ricoperto incarichi di responsabilità. Successivamente, da gennaio del  2008, era stato destinato all'ufficio del Personale senza incarichi e, quindi, lasciato inattivo. Dal dicembre del 2008, infine, il dipendente era stato messo in biblioteca,  isolato da tutti gli altri dipendenti e, anche qui, lasciato in assoluta inoperosità.

Il giudice del lavoro di Santa Maria Capua Vetere ha riconosciuto l'illegittimità della condotta dell'Ente che lo aveva demansionato e causato le altre situazioni di disagio lavorativo e, quindi, di risarcirgli i danni.  Il Tribunale, però, gli riconosceva solo il danno biologico ma non quello esistenziale alla professionalità. 

E.D. , anche stavolta assistito dall'avvocato Domenico Carozza, è ricorso al giudice di Appello di Napoli che, accogliendo la tesi del difensore secondo cui tale tipo di danno era rinvenibile nei fatti già acccertati, ha riformato la sentenza di primo grado, riconoscendo al dipendente anche il danno esistenziale. 

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