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Cronaca Marcianise

Manifesto dei 'giostrai': "Dimissioni farsa del sindaco"

Abbate & soci utilizzano il termine coniato per loro dallo stesso Velardi per attaccarlo

Un manifesto firmato “I giostrai” che richiama il termine dispregiativo che proprio il sindaco di Marcianise Antonello Velardi aveva coniato per indicare l’opposizione. Ed ora quella denominazione è stata utilizzata per firmare il manifesto col quale Dario Abbate & company attaccano il sindaco sulle “dimissioni farsa rassegnate dal sindaco illegittimo, candidato dopo aver falsificato le firme di ben 280 ignari cittadini” che però “non riusciranno ad oscurare il fallimento della sua amministrazione”.

“Sono trascorsi quasi due anni dal suo insediamento e del promesso cambiamento non v’è alcuna traccia - si legge nel manifesto-. Non è questo il giudizio della sola opposizione, ma anche quello espresso recentemente da una consistente e determinante parte della maggioranza, non più servile ai suoi desideri, sulla quale, ora e solo ora, il sindaco sta gettando lo stesso fango utilizzato da sempre nei confronti dell’opposizione e sovente nei confronti di quella parte della Cittadinanza, sempre più numerosa, che non si è lasciata incantare dai suoi proclami e dalle sue menzogne. L’agognato e promesso palazzo di vetro, sbandierato in campagna elettorale, è diventato un inespugnabile fortino precluso a tanti e consentito solo ad un cerchio magico di parenti ed amici. Uno spietato e spesso illegittimo spoil system gli ha consentito di esautorare validi e stimati funzionari e dirigenti e sostituirli con amici e compagni di scuola occupando militarmente la casa comunale. Una Città che, grazie alla collaborazione ed al lavoro della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, era riuscita a recuperare la sua dignità e un elevato livello di civiltà, è ritornata - secondo il giudizio dell’opinione pubblica nazionale maldestramente imboccata dal sindaco - una città ad “infiltrazione camorristica e preda dei clan” (mai un sindaco è stato sotto scorta). Il risultato? Una Città con fratture sociali e tensioni mai registrate prima. Il resto della sua azione è stato solo calunnie, diffamazioni, sciacallaggio (vero Giuliano M.? vero A.C.?) e rissa: con i V.U., con Sindaci di comuni limitrofi, con impiegati comunali, con la Chiesa e i parroci, con la Stazione Unica Appaltante, con tutti i predecessori politici e gli oppositori “giostrai, e venendo ai giorni d’oggi con la sua maggioranza".

E continua: "Di contro nessuna traccia del rilancio dell’occupazione, di un vero interporto, del ring verde, della piscina comunale, del palazzetto dello sport, del velodromo, della mensa scolastica, del polo oncologico, del Teatro Mugnone, delle piazze riaperte alla Città, dei parchi per i bambini, di strade asfaltate, del risanamento delle periferie e della 167, dei finanziamenti persi, degli investimenti, della eliminazione delle barriere architettoniche, della trasparenza amministrativa, della legalità e delle tante altre belle promesse sbandierate in campagna elettorale. Signor sindaco Velardi non saranno le finte dimissioni o un'abile propaganda di una stampa compiacente a cambiare il giudizio negativo della maggioranza dei Cittadini che, solo qualche settimana fa, l’hanno sonoramente bocciata. La luna di miele con la Città è finita da tempo. Noi non parteciperemo a questa mortificante messinscena e, quindi non le chiederemo di confermare le sue false dimissioni. Le chiediamo, invece, di ridare alla città la dignità e l’immagine che merita”.

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