rotate-mobile
Cronaca Via Mazzocchi Alessio Simmaco

La guerra ai locali della Movida, anche il Comune è nei guai

Diffida del comitato dopo la sentenza del tribunale

Dopo la sentenza di condanna a carico di due locali perché l’eccessivo rumore provocato dalla sua clientela e dalla musica proveniente dallo stesso non permetteva ai residenti di via Mazzocchi di poter dormire serenamente, adesso il comitato "Caserta centro: no degrado, no movida selvaggia" si muove anche contro il Comune. Nei giorni scorsi è stata infatti presentata una diffida nei confronti dell’amministrazione comunale “a provvedere immediatamente a tutte le verifiche necessarie alla riduzione dell’inquinamento acustico derivante dai noti fenomeni della movida molesta, sia per immissioni da apparecchi elettroacustici, sia da strumenti musicali, sia dalla eccessiva presenza di persone, adottando tutti i provvedimenti necessari”. “Ci sembra inutile ribadire che non siamo contro la movida, ma riteniamo però imprescindibile una movida rispettosa sia della salute dei giovani che la frequentano che dei residenti che la subiscono - si legge in una nota del comitato. Siamo contro la malamovida, ossia quella che non ha nessun riguardo dei residenti del centro storico. Veniamo spesso tacciati di volere il centro storico abbandonato e “Bucolico”: assolutamente non è così! Innanzitutto, sono anni che abitiamo qui e una pecora in giro non l’abbiamo mai vista: noi vogliamo solo il rispetto delle nostre vite e della nostra salute. Infatti nessuno può e deve metterci in condizioni di lasciare, durante i fine settimana, le nostre case, frutto nella maggior parte dei casi di una vita di lavoro, per dormire altrove, oppure su un divano che, probabilmente, si trova nella parte più interna della casa (se siamo fortunati ad averla una parte più riparata della casa), solo perché le strade del centro storico cittadino, devono diventare di esclusiva proprietà dei clienti dei “baretti”. I cosiddetti “baretti” che, per lo più, hanno dimensioni ridottissime e, pertanto, per i clienti di questi stessi diventa una necessità vitale occupare la strada, perché altrimenti non avrebbero altro posto dove consumare. Inoltre, il folto numero di esercizi, posti a distanza ravvicinata l’uno dall’altro, fa sì che sotto le nostre case ci siano fiumi di persone che, fino alle prime luci dell’alba, schiamazzano ascoltando musica a palla. Per non parlare degli artisti di strada, anch’essi muniti di apparecchi elettroacustici che superano di gran lunga i limiti di sopportabilità. Sono queste le motivazioni che hanno indotto alcuni residenti a rivolgersi alla Magistratura, vista l’inerzia dell’Amministrazione locale (più volte, invano, chiamata in causa), affinché venisse accertato non solo l’inquinamento acustico al quale sono sottoposti i cittadini residenti del Centro storico”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

La guerra ai locali della Movida, anche il Comune è nei guai

CasertaNews è in caricamento