'Nasconde' la causa contro il Comune, sentenza per l'ex consigliere

L’accusa riteneva che “in qualità di consigliere comunale, con dichiarazione datata 19 settembre 2014, attestava falsamente di non trovarsi nella causa ostativa di incompatibilità, di cui all’articolo 63 del decreto legislativo 267/2000, laddove a quella data risultava pendente un contenzioso in sede civile intrapreso contro l’Ente”. Ma ieri è “finito un incubo” per l’ex consigliere di opposizione Gianluca Di Luise, che era stato indagato dalla Procura del Tribunale di Napoli Nord.

E’ stato infatti assolto con formula piena perché il fatto non sussiste. Di Luise, secondo l’accusa, avrebbe omesso di dichiarare l’esistenza di una lite pendente con il Comune in seguito alla richiesta di risarcimento danni dovuta al dissesto del manto stradale, ma dopo oltre due anni è arrivata la sentenza definitiva.

E’ stata “una vicenda che ho affrontato con dolore, ma con la certezza che alla fine la giustizia mi avrebbe dato ragione, come è accaduto. Voglio esprimere la mia gratitudine al mio avvocato, amico fraterno, ai magistrati per la serietà con cui hanno adottato il provvedimento (sentenza) definitiva che mi assolve a formula piena (perché il fatto non sussiste) ed esclude in maniera netta il mio coinvolgimento nella vicenda oggetto di processo. Spero che la vicenda che mi ha visto coinvolto costituisca un elemento di riflessione per gli ex consiglieri comunali dell'Amministrazione Moretti, affinché possano farsi un esame di “coscienza” e valutare con attenzione le scelte compiute nel 2015 quando mi accusarono. L’impatto sulla vita e sulla reputazione di chi viene coinvolto, soprattutto se, come me, risulta assolutamente innocente, in un processo penale è forte anche emotivamente. Mi è stata restituita l’integrità morale ma la cosa più bella di tutta questa vicenda è la giustizia”.