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Cronaca

La segnalazione alla Treccani, poi la denuncia: così è stato scoperto il furto dei dati privati

L'origine dell'operazione eseguita della guardia di finanza

Treccani Reti, la rete di vendita dell’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, ringrazia il Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche del Generale Flavio Urbani per aver portato a termine con successo l’importante operazione che ha permesso di individuare attività illegali promosse in maniera subdola anche nei confronti di propri clienti, contattati da società terze a nome di Treccani.

L’operazione, condotta dal colonnello Gian Luca Berruti e dalla sua squadra, è nata da una segnalazione di Treccani Reti che ha prontamente informato le autorità competenti riguardo ad alcuni episodi illeciti, permettendo così l’avvio delle indagini. Treccani è successivamente sempre stata in prima linea e disponibile a collaborare con le autorità, fornendo tutte le informazioni utili e necessarie allo svolgimento dell’inchiesta. Il rapporto di Treccani con la propria clientela si basa da sempre sulla fiducia, la serietà e la sicurezza. Per questo, la salvaguardia della privacy di ognuno dei propri clienti è un valore fondamentale, oltre che una vera e propria responsabilità. Treccani Reti sottolinea e precisa che i dati sottratti illecitamente riguardano database con informazioni raccolte nel passato; gli attuali sistemi informatici non permetterebbero, infatti, la sottrazione di dati. Quello di Treccani nei confronti della Guardia di Finanza è un ringraziamento duplice, sia per il profondo impegno dimostrato che per la collaborazione e la professionalità dei militari del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi Tecnologiche.

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