rotate-mobile
Cronaca Curti

Muore a 27 anni in discoteca, in 7 a rischio processo

Due professionisti casertani coinvolti nell'inchiesta sulla morte di Crescenzo

Il pubblico ministero del tribunale di Vallo della Lucania ha chiesto il rinvio a giudizio di 7 persone finite davanti al gup per la morte di Crescenzo Della Ragione, 27 anni, ucciso da un masso mentre era nella discoteca “Il Ciclope” a Camerora. Il magistrato ha chiesto di far processare il titolare della discoteca, Raffaele Sacco; l’ex sindaco Antonio Romano; i due tecnici che avrebbero dovuto occuparsi del controllo del costone, il geologo di Portico di Caserta Antonio Gravina e l’ingegnere di Certi Gennaro D'Addio; l’allora responsabile del servizio Demanio del Comune, Antonio Troccoli; il maresciallo della polizia municipale, Giovannantonio Cammarano. Per tutti l’accusa è di omicidio colposo, con Sacco chiamato a rispondere anche del reato di apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo o trattenimento. Dovrà invece difendersi dall’accusa di favoreggiamento personale Antonio Campanile, il buttafuori napoletano che, subito dopo la tragedia, fece scomparire la pietra che colpì, uccidendolo mortalmente, Crescenzo Della Ragione, intimando a diversi testimoni oculari di non riferire ai carabinieri l’accaduto. Situazione diversa per l’ex primo cittadino di Camerota, Domenico Bortone, e per gli ex comandanti della polizia municipale Salvato Donato e Antonio Ciociano, per i quali il pm ha chiesto il non luogo a procedere.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Muore a 27 anni in discoteca, in 7 a rischio processo

CasertaNews è in caricamento