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Cronaca Aversa

Dal blitz nel negozio all’arresto: Inquieto fu anche risarcito

Chiese 100mila euro dopo che la struttura fu distrutta per cercare Zagaria

Giuseppe Inquieto, l’aversano finito in manette in seguito ad una operazione della Dia nell’ambito di un’inchiesta su Michele Zagaria, era una ‘vecchia conoscenza’ della polizia.

Nel 2010, pochi giorni dopo l’arresto di Antonio Iovine, la Squadra Mobile, guidata da Vittorio Pisani, fece irruzioni nel negozio di Aversa di Giuseppe Inquieto perché aveva avuto una ‘soffiata’ che gli aveva garantito la presenza di un bunker dove si nascondeva Michele Zagaria (allora ancora latitante).

In realtà la demolizione del negozio non portò gli effetti sperati, al punto che Inquieto fece anche causa chiedendo un risarcimento di oltre centomila euro per i danni alla struttura. La Corte d’Appello gliene riconobbe solo undicimila dopo che, nel 2011, Michele Zagaria fu arresto a casa del fratello Vincenzo Inquieto a Casapesenna.

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