Culturista non paga 700 euro di integratori e finisce sotto processo per estorsione
Sotto accusa i messaggi inviati al venditore. Ma il giudice lo ha assolto
Aveva acquistato circa 700 euro di integratori per la palestra, ma non li aveva pagati. Poi aveva inviato dei messaggi minatori, configuranti, secondo la Procura, il reato di estorsione. P
er questo motivo è finito sotto processo un culturista romano accusato dopo la denuncia di un ‘collega’ di Cellole, col quale aveva rapporti commerciali per la vendita di integratori da utilizzare per la palestra.
In particolare, quello che aveva inguaiato il bodybuilder laziale, era un messaggio nel quale asseriva: “Se prima potevi prende i soldi, ora non puoi proprio una lira. M… infame che non sei altro”; a cui seguiva un’altra frase: “Stai attento che non sai chi ho dietro io, ora faccio i miei passi”.
La vicenda, scoppiata nell’agosto 2019, si è conclusa, processualmente, nei giorni scorsi con la sentenza di assoluzione da parte del giudice Dello Stritto del tribunale di Santa Maria Capua Vetere che ha assolto l’imputato, difeso dall’avvocato Pasquale Delisati, perché il fatto non sussiste, accogliendo la tesi difensiva, nonostante una richiesta di condanna a 4 anni da parte della Procura.