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Cronaca Teverola

Sindaco indagato per corruzione. "Ho fiducia negli inquirenti"

Il primo cittadino coinvolto in un'inchiesta con altre 8 persone

Mazzette su lavori e lottizzazione 'Schiavone': sono accusati di corruzione il sindaco Tommaso Barbato, l'ex primo cittadino Biagio Lusini e altre 7 persone. I temi dell'inchiesta, condotta dalla Procura di Napoli Nord, riguardano la lottizzazione sull’area di proprietà dell’imprenditore Angelo Schiavone, la struttura della società Agribio e i lavori in via Roma.

Al momento risultano indagati il sindaco Tommaso Barbato, i consiglieri Pasquale De Floris e Pasquale Buonpane, l’ex sindaco Biagio Lusini, l’imprenditore Angelo Morra, Davide Vargas, ex-dirigente dell’Urbanistica di Teverola e già assessore a Trentola Ducenta, Carlo Verde, di Parete, titolare della ditta che si stava occupando dei lavori di via Roma (fino a quando la società non è stata raggiunta da un’interdittiva antimafia), ed Emilio Chianese, patron di Agribio (e suocero di Alfonso Golia, sindaco di Aversa – estraneo all’inchiesta teverolese).

A loro viene contestata l’ipotesi di corruzione (a Verde anche quella di concorrenza illecita). Logicamente, tutti sono da considerare innocenti fino ad un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile. E poiché l’attività di indagine è ancora in fase preliminare, è possibile che negli step successivi gli indagati riescano a fare chiarezza e dimostrare la loro estraneità rispetto alle condotte illecite che sono state ipotizzate.

A finire tra gli indagati c’è anche il tecnico Gennaro Pitocchi, per anni a capo del settore urbanistica dell’ente. Il sindaco ha spiegato sui social di essere "totalmente ignaro dell'indagine, come presumo anche gli altri amministratori e tecnici coinvolti. Abbiamo anche ricevuto, come di consuetudine, la visita dei carabinieri che hanno prelevato dai nostri Uffici la documentazione necessaria all’attività investigativa. Non di rado le autorità si sono presentate in Municipio: ogni volta, da parte mia, degli amministratori e dei dipendenti comunali c’è sempre stata la totale collaborazione e sincera sicurezza per il loro operato. Da Sindaco - e prima ancora da cittadino - ho infatti piena fiducia negli inquirenti e sono pronto a dare la mia disponibilità a chi ha avviato tale procedimento garantendo la massima trasparenza. Sono convinto che il Comune di Teverola sarà presto esentato da tale inchiesta, rimanendo come sempre disponibile affinché la Giustizia faccia il suo corso".

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