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Cronaca Santa Maria Capua Vetere

Scandalo servizi sociali: chiesto il processo per 19

Il pm ha ribadito l'istanza ed invocato il rinvio a giudizio per tutti gli indagati

Si deciderà tutto ad inizio marzo quando il gup Sergio Enea valuterà se rinviare a giudizio o meno i 19 indagati nell'inchiesta sugli appalti truccati dell’ambito socio-sanitario C8, che vede come Comune capofila Santa Maria Capua Vetere. 
Stamattina il pubblico ministero ha replicato alle discussioni dei difensori ribadendo la richiesta di giudizio per tutti gli imputati.

Adesso la palla passa di nuovo alle difese, di cui fanno parte gli avvocati Alberto Martucci e Giuseppe Stellato, prima che il giudice entri nel merito.

A rischiare il processo sono l’ex sindaco Biagio Di Muro, 51 anni, per inquirenti promotore dell’associazione a delinquere, la sorella Annunziata Di Muro, 47 anni, Anna Pepe, 30 anni, la casertana 32enne Carmela Fusco, l’ex dirigente del Comune sammaritano Roberto Pirro, 58 anni, Giovanni Laurenza, 58 anni, tutti sammaritani, Nicola Santoro, 57enne di Casapulla, Nicola D’Auria, 63enne di Nola, Biagio Napolano, 48enne di Caserta, Salvatore Coppola, 46enne di Aversa. Questi indagati sono accusati dei reati di associazione a delinquere finalizzata a commettere reati contro la pubblica amministrazione.

Nel mirino della procura sammaritana anche il 58enne di Curti Luigi Merola, Antonio Pirro, 63 anni, Ornella Pirro, 25 anni, Maria Rosaria Piccolo, 54 anni, Anna Romano, 44 anni, tutti sammaritani, indagati per truffa.

Rischia il processo per peculato e falso ideologico il 45enne di Salerno Giuseppe Cavaliere, mentre per turbativa d’asta sono indagati il 48enne beneventano Domenico D’Agostino e il 50enne di Calvi Risorta Enzo Giangregorio. Chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio nei confronti di Gina De Simone, 40enne di Caserta. 

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