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Cronaca

Corruzione in Comune: chiuso il processo all'ex vicesindaco Ferraro

Barbato fa scena muta davanti al giudice. Il pm della Dda Landolfi pronto alla requisitoria

Gaetano Barbato fa scena muta nel processo a carico dell'ex vicesindaco di Caserta Vincenzo Ferraro e dell'imprenditore legato al clan Belforte Angelo Grillo, accusati di corruzione e turbativa d'asta per alcuni appalti dei servizi sociali nel capoluogo. Conclusa la lista dei testimoni della difesa e chiuso il processo: ora si attende la requisitoria del pm della Dda Luigi Landolfi

Nella giornata di ieri dinanzi al collegio presieduto dal giudice Giovanni Caparco, del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, era stato convocato proprio Barbato, ritenuto dagli inquirenti il trait d'union tra Grillo e l'ex vicesindaco Ferraro ed anch'egli sotto accusa nell'ambito dello stesso procedimento, conclusosi con la condanna di Barbato a 4 anni con rito abbreviato. Barbato, però, si è avvalso della facoltà di non rispondere. La difesa di Ferraro, rappresentata dall'avvocato Gennaro Iannotti, ha poi rinunciato all'ultimo testimone della lista difensiva, il segretario comunale Luigi Martino.

Terminati, dunque, i testimoni della difesa. Il giudice Caparco al termine del processo ha dichiarato "chiusa" l'istruttoria. Ora si attende la requisitoria del pubblico ministero della Dda Luigi Landolfi, in programma a settembre. 

Con Ferraro e Grillo sono a processo l'ex dirigente comunale Giuseppe Gambardella, il suo factotum di Grillo Pasquale Valente, Imma Criscuolo, Assunta e Paola Mincione.

Nel collegio difensivo sono impegnati, oltre ovviamente a Iannotti, gli avvocati Vittorio Giaquinto, Luca Tornatora, Romolo Vignola, Paolo Pascarelli Dell'Aquila ed Angelo Raucci. Si sono costituiti parte civile il Comune di Caserta, con l'avvocato Alberto Martucci, e l'associazione Caponnetto.

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