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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria a Vico

Assunzione sospetta in cambio dell'appalto, acquisiti i verbali

Le dichiarazioni della nipote del vicesindaco finiscono agli atti del processo

Le dichiarazioni della nipote dell'ex assessore e del colonnello dell'esercito finiscono agli atti del processo. E' quanto accaduto stamattina in aula nel processo per l'appalto rifiuti pilotato a Santa Maria a Vico ed assegnato alla ditta Fare Ambiente di Angelo Grillo, considerato la longa manus imprenditoriale del clan Belforte. 

Stamattina in aula, tra i testimoni della difesa, sarebbe dovuta essere ascoltata Consiglia Moscato, nipote sia dell'ex assessore Ernesto Savinelli sia dell'ex colonnello dell'esercito Angelo Piscitelli, entrambi imputati. Secondo l'accusa la ragazza sarebbe stata assunta dalla ditta nell'illecito accordo per favorire l'azienda di Grillo. Circostanza che però ha negato, come confermato nelle dichiarazioni oggi acquisite dal giudice Donatiello. A segnalarla sarebbe stato esclusivamente Piscitelli all'oscuro di Savinelli.

Sono stati poi ascoltati il commercialista di Grillo, Tony Finelli ed Antonio Nobile che ha partecipato, per un'altra azienda, alla seduta di gara finita nel mirino della Dda ed ha sostenuto di non ricordare particolari anomalie. 

Con Savinelli e Piscitelli sono a processo anche l'ex dirigente del Comune Pio Affinita, il factotum di Grillo Pasquale Valente, ed un dipendente della Fare Ambiente. Le accuse sono, a vario titolo, di turbativa d'asta, corruzione, falso e sfruttamento della prostituzione, aggravati dalla finalità mafiosa, per l'appalto rifiuti a Santa Maria a Vico. Il processo è stato riaggiornato all'inizio di novembre per concludere la lista dei testimoni della difesa.

Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Raffaele Carfora, Italo Madonna, Raffaele Crisileo, Emilio Russo e Francesco Nacca


 

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