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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Variante indiana, 2 casi sospetti in Campania. Controlli anche a Caserta

Attesa per il responso dei controlli incrociati effettuati da Tigem, Cotugno e Istituto Zooprofilattico di Portici

Due casi sospetti di variante indiana del coronavirus in Campania. La famigerata variante B.1617, che sta causando oltre 300mila contagi giornalieri e un numero altissimo di vittime, sarebbe arrivata anche a Napoli, dopo i casi già acclarati di Vicenza. Secondo quanto riferisce Napoli Today, è atteso per oggi il responso dei controlli incrociati effettuati da Tigem, Cotugno e Istituto Zooprofilattico di Portici.

Intanto sono scattati i controlli anche nella comunità indiana presente a Caserta, oltre che in quella di Napoli e Salerno. L'attenzione resta altissima, considerato che la variante indiana del Covid “ha un alto indice di contagiosità” e potrebbe “in qualche modo sfuggire al vaccino”, ha spiegato a Sky TG24 il professor Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell’Università di Padova.

Questo nuovo ceppo è stato scoperto la prima volta lo scorso ottobre nel Maharashtra, stato dell'India Centro-occidentale, conosciuto per la capitale Mumbai. La sua caratteristica principale è che presenta due mutazioni già note (E484Q e L452R), unione che sarebbe responsabile della drammatica ondata che sta stravolgendo l’India. La mutazione identificata come L452R corrisponde ad una modifica individuata anche nella variante californiana (B.1.427) che interessa la proteina spike e potrebbe aumentare la contagiosità del coronavirus. La mutazione E484Q potrebbe invece incidere sulla capacità di 'dribblare' la risposta immunitaria: quindi, potrebbe portare il coronavirus ad essere più resistente agli anticorpi sviluppati dopo un'infezione o di aggirare, almeno parzialmente, l'efficacia del vaccino.

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