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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Schizza il tasso di contagiosità, ecco perché De Luca ha ‘chiuso’ la movida notturna

Rt raddoppiato nelle ultime 2 settimane. E sulle scuole "non ci sono certezze"

In poco più di due settimane il tasso di contagiosità, Rt, in Campania è quasi raddoppiato. E' quanto emerge tra le pieghe dell'ordinanza del governatore Vincenzo De Luca con cui sono stati fissate nuove direttive in ordine a ricevimenti e movida. 

Secondo quanto si legge nell'ordinanza, dai dati del Ministero della Salute, "per la Regione Campania" si attesta "un valore di Rt pari ad 1,1".  Un'enormità se si pensa che negli intervalli di tempo precedenti si è passati da 0,6 (periodo 31 agosto - 6 settembre) a 0,7 (periodo 7-13 settembre). In pratica, l'indice è quasi raddoppiato. 

Ma che cos'è l'indice Rt?  Rt descrive invece il tasso di contagiosità dopo l’applicazione delle misure atte a contenere il diffondersi della malattia. In sintesi R0 rappresenta il numero, in media, di casi secondari di un caso indice mentre l’Rt è la misura della potenziale trasmissibilità della malattia legata alla situazione contingente, cioè la misura di ciò che succede nel contesto.

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Quindi, secondo l'ultimo monitoraggio del Ministero della Salute, oggi in Campania da un soggetto infetto se ne contagia un altro. E' questo che preoccupa De Luca, di qui la necessità di evitare assembramenti e quindi limitare cerimonie e movida. Per quanto riguarda le scuole al momento non si conosce quale sia l'effetto dell'inizio delle lezioni. 

La protesta dei cuochi: "Non siamo untori"

"Non siamo noi gli untori! Fin qui mai un positivo dovuto ad una cerimonia. Siamo un settore colpito ripetutamente senza avere colpe! Per bloccare la movida si colpiscono le cerimonie mettendo nuovamente in ginocchio un segmento della ristorazione che a fatica provava a ripartire. Siamo all’assurdo!". E’ rivolta tra i cuochi campani dopo l’arrivo della nuova ordinanza del governatore della Campania Vincenzo De Luca. Durissimo l’intervento del Presidente Luigi Vitiello che subito dopo la diffusione delle prime notizie sul contenuto del provvedimento è stato letteralmente subissato dalle telefonate di protesta ed indignazione giunte da tutti gli iscritti della Regione. "Basta con questi provvedimenti calati dall’alto nel giro di poche ore! Lo sa De Luca che per domani erano previste centinaia di cerimonie come matrimoni, comunioni, compleanni e via di questo passo e che grazie alla sua improvvisa ordinanza le strutture dovranno gettare merce per migliaia e migliaia di euro? Lo sa De Luca che saranno licenziati, o se va bene, messi in cassa integrazione centinaia di persone? Chi paga? La Regione? Sarebbe il caso visto che per fermare chi scorazza sul lungomare o nei vicoletti si colpisce indiscriminatamente l’intero settore. L'ordinanza n.75 firmata dal presidente Vincenzo De Luca va ritirata! Il settore cerimonie e ristorazione non ci azzecca nulla con la movida! Anche un bambino se ne renderebbe conto. Con questo provvedimento che impone lo stop alle cerimonie con oltre 20 ospiti rischiano di fallire centinaia di aziende ristorative, questa la realtà! Come cuochi campani siamo pronti a contrastare l’ordinanza in ogni modo".

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