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Cronaca Casal di Principe

Tragici ritardi in ambulanza, muore in ospedale dopo un'odissea

La denuncia del figlio: l'ambulanza è arrivata in ritardo e sono passate ore prima di trovare un posto letto libero

Casal di Principe si è svegliata con un dramma: il Covid-19 ha fatto un'altra vittima, è morto un altro cittadino casalese che ha vissuto, insieme alla famiglia, una vera e propria odissea prima che fosse ricoverato, in colpevole ritardo, in un ospedale. A raccontare la storia è il figlio sui social e si fa 'portavoce' di questa tragedia anche il sindaco Renato Natale che sottolinea come "il 29 ottobre scorso inviai ai responsabili sanitari della nostra Asl, un grido di allarme e richiesta di aiuto. Facevo presente che le criticità osservate nei servizi presto ci potevano portare a contare i morti e non più solo i positivi. A quella lettera mi fu dato una risposta a dir poco disarmante; secondo chi firmava quella risposta, andava tutto bene. Talmente bene che ora cominciamo a contare i morti. Stanotte un altro nostro concittadino ci ha lasciato, dopo quella che i suoi familiari hanno definito una odissea. Per giorni hanno richiesto e noi abbiamo sollecitato il ricovero, arrivato evidentemente tardi".

Il figlio della persona venuta a mancare racconta l'odissea drammatica vissuta fra attesa di una risposta dai servizi di emergenza, le cure domiciliari che non davano grandi risultati, l'arrivo finalmente dell'ambulanza, ed il giro fra ospedali per trovare un posto. "Lo temevamo, lo abbiamo previsto e ora ci siamo. Abbiamo di nuovo sollecitato interventi urgenti - ha continuato il sindaco -, che sappiamo sono difficili da realizzare; sappiamo bene che la diffusione del contagio è oramai a livelli insostenibili per il sistema sanitario, ma ciononostante non possiamo rimanere in silenzio ed accettare quello che qualcuno vuole presentarci come ineluttabile, e nel contempo non vuole prendere atto della situazione grave e continua a sottovalutare il rischio. Ma se vi sono ritardi e inefficienze da parte delle Istituzioni, non dobbiamo né possiamo dimenticare che ancora in troppi continuano ad avere atteggiamenti irresponsabili; troppi cittadini girano inutilmente per strade e piazze senza mascherina; troppi ragazzi sostano anche dopo le 22 assembrati e spesso senza protezione. E mi segnalano anche situazioni peggiori: soggetti positivi che continuano tranquillamente le proprie attività senza rispettare isolamento e quarantena, e soprattutto senza rispettare gli altri. Non è più irresponsabilità, ma è colpa, colpevoli perché facilitano la diffusione, colpevoli perché portano in casa il virus, colpevoli perché c'è chi non ce la fa".

Il sindaco ha chiesto all'Asl tutte le informazioni necessarie ad "aiutarci a capire quali provvedimenti restrittivi possiamo e dobbiamo prendere nei prossimi giorni. Ogni restrizione significa danno economico per categorie di lavoratori ed imprenditori. E anche di questo sono colpevoli i tanti, i troppi che ancora si rifiutano di fare qualche sacrificio di poco conto per salvaguardare la salute propria e quella degli altri. Ai familiari del defunto vanno le nostre condoglianze, mie e dell'amministrazione tutta".

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