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Cronaca Parete

Parete torna ad essere 'Covid free': guarito l'infermiere 'positivo'

Dopo il tampone all'ospedale ne ha ricevuti altri 3 e sono stati tutti negativi

Parete torna ad essere 'Covid free'. E' guarito (o forse non è mai stato 'malato') l’infermiere che risultò positivo al tampone fatto all'ospedale 'Sant'Anna e San Sebastiano' di Caserta. Subito dopo il tampone positivo su richiesta del sindaco di Parete, Gino Pellegrino, fu sottoposto a un nuovo tampone nelle 48 ore successive e l’esito, contrariamente al primo, fu negativo. "Lui era certo di un errore del primo tampone perché stava in isolamento da un mese senza aver alcun contatto esterno e nessun sintomo - dice Pellegrino -. Comunque come da protocollo ha dovuto aspettare due settimane ed ha fatto altri due tamponi nell’arco delle 24 ore per certificare la “guarigione” ed entrambi i test sono risultati negativi. Non sappiamo se è “guarito” o non è mai stato “positivo”, quello che è certo che oggi non ha il coronavirus. A lui vanno i miei migliori auguri".

Il primo cittadino poi parla dei contagi in Campania e della 'fase 2': "Due settimane fa, il 29 aprile, i contagi del giorno in Campania erano 13, ieri 14 maggio il numero di contagi erano 15. In due settimane non è cambiato praticamente nulla. Non sono un virologo, ma da diverse settimane affermo che analizzando l’andamento non arriveremo a zero contagi, quindi dovremo convivere per molti mesi con il coronavirus. Inoltre, in una recente ricerca dell’Istituto Superiore della Sanità emerge che il 96% dei contagi avviene in famiglia, nelle Rsa, negli ospedali e nelle comunità religiose. Solo il 4% dei contagi avviene sul posto di lavoro. Trovo intollerabile che davanti a tali dati si continui a temporeggiare sull’avvio di molti lavori e si stia uccidendo l’economia di un Paese e di molte famiglie mentre gli altri Paesi Europei nonostante abbiano chiuso dopo di noi ormai sono ripartiti da diverse settimane".

"Lunedì dovrebbero riaprire molte attività in Italia ma ancora oggi non ci sono i protocolli e gli operatori non sanno come organizzarsi. In più di due mesi nemmeno le linea guida sono state definite. Un’insopportabile perdita di tempo. Ci si continua a nascondere dietro a misteriose “task force” e chi dovrebbe decidere non si prende alcuna responsabilità. Finora ci si è nascosto dietro le decisioni delle “task force” ora ci si affida alle autonomie delle Regioni, ma che non tutte sono disponibili a prendersi tale responsabilità. Ci hanno chiesto sacrifici enormi. Il popolo italiano ha sofferto pesantemente e non è accettabile che a quasi tre mesi non ci sia un’exit strategy. Chi governa deve decidere con responsabilità, consapevolezza, chiarezza e coraggio, senza ulteriore perdita di tempo, altrimenti si cambi mestiere. Mai come in questi giorni emergono i limiti di chi non ha mai gestito nemmeno un bar e si ritrova alla guida di un Paese".

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