rotate-mobile
Cronaca Succivo

Il coronavirus "anticipa" l'uscita dal carcere di un 37enne

Per il giudice non è più pericoloso socialmente: concessi i domiciliari senza braccialetto elettronico

La giustizia supera i decreti. Nella giornata di ieri il giudice di sorveglianza Filomena Capasso del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha concesso i domiciliari a Gino F., 37enne di Succivo, che avrebbe dovuto scontare ancora un anno di pena in carcere. 

Il giudice ha accolto l'istanza dell'avvocato Giovanni Cantelli valutando positivamente la condotta del 37enne nel periodo di detenzione. Per i giudici l'entità della pena e la personalità del soggetto "depongono nel senso di una confortante prognosi negativa di recidiva". 

A ciò si aggiunge l'emergenza Coronavirus che unita alla pena da espiare (circa un anno) e le informazioni sulla pericolosità sociale del detenuto hanno favorito la decisione del giudice a concedere i domiciliari, anche senza il braccialetto elettronico.

Ed è qui che la sentenza del giudice Capasso assume un valore nuovo. Secondo il decreto Cura Italia, infatti, i detenuti che devono espiare un residuo di pena tra i 6 ed i 18 mesi possono vedersi concedere la detenzione in casa solo con il dispositivo elettronico. Braccialetti che sono difficilmente reperibili e che quindi avrebbero procrastinato l'attesa in cella anche del 37enne (sono in tanti in una sorta di limbo). Per lui, però, il giudice ha disposto la scarcerazione. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il coronavirus "anticipa" l'uscita dal carcere di un 37enne

CasertaNews è in caricamento