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Cronaca

Aumentano i morti a marzo ma l'incidenza del virus è dell'1,6%

Il dossier di Istat ed Iss sull'epidemia. Nel casertano 17 vittime in più rispetto al passato

Un aumento dei morti rispetto al passato ma l'incidenza del Covid 19 sulla mortalità in provincia di Caserta è dell'1,6%. E' quanto emerge da uno studio dell'Istat,redatto in collaborazione con l'Iss, che ha messo in relazione i dati epidemiologici di diffusione dell'epidemia con quelli acquisiti e validati dall'istituto di statistica e paragonati alla media del periodo 2015-2019.

Prima di analizzare i dati va chiarita una cosa: si tratta di persone decedute per il coronavirus e non di quelle per le quali erano preesistenti altre forme di patologie. Per quanto riguarda il casertano tra il 20 febbraio (giorno in cui si è verificato il primo decesso per Covid-19 in Italia) ed il 31 marzo di quest'anno, si sono verificate 10 vittime per il Coronavirus su un totale di 643 persone morte, con un'incidenza percentuale dell'1,6%. Complessivamente si registra un aumento dei morti rispetto alla media calcolata per lo stesso periodo negli anni 2015-2019 (17 in meno). Va detto, inoltre, che secondo Istat-Iss, nel casertano, che rientra nelle province a bassa diffusione, c'è stato un incremento della mortalità nel mese di marzo di 2,1% rispetto al passato mentre nel periodo di gennaio-febbraio c'è stata addirittura una diminuzione di morti del 3,4%.

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A livello nazionale si osserva una crescita dei decessi del 49,4%, considerando tutte le cause di morte. Se si assume come riferimento il periodo che va dal primo decesso Covid-19, i decessi passano da 65.592 (media periodo 2015-2019) a 90.946 nel 2020. L’eccesso dei decessi è di 25.354 unità, di questi il 54% è costituito dai morti diagnosticati Covid-19 (13.710). Ce ne sono però altri 11.600 “sospetti” o perché non è stato eseguito il tampone, o per disfunzione organica correlata all’infezione o per mortalità indiretta ma causata dalla crisi del sistema ospedaliero e dal timore di recarsi in ospedale.

Nelle zone rosse si registra un incremento della mortalità anche a tre cifre rispetto al marzo 2015-2019: Bergamo (568%), Cremona (391%), Lodi (371%), Brescia (291%), Piacenza (264%), Parma (208%), Lecco (174%), Pavia (133%), Mantova (122%), Pesaro e Urbino (120%).

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