rotate-mobile
Cronaca

Il Covid nel casertano: nell'ultima settimana contagi stabili ma aumentano i morti

La fotografia della Fondazione Gimbe: possibile che la quarta ondata stia raggiungendo il picco

Una leggera frenata, ma con numeri ancora stabilmente alti. E’ il quadro della provincia di Caserta che emerge dal monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella settimana 12-18 gennaio 2022. Terra di Lavoro fa parte del gruppo delle 58 province italiane sopra la soglia dei 2mila contagi ogni 100mila abitanti; con lei ci sono anche Napoli e Salerno. L’elemento positivo è che l’incremento rispetto alla settimana precedente è stato lieve, con dati che sembrano stabilizzarsi. Questo fa sperare che il picco sia raggiunto a breve e che la curva possa iniziare a scendere.

Una stabilizzazione che appare netta anche dai numeri a livello nazionale: nella settimana dal 12 al 18 gennaio i nuovi casi  sono stati 1.243.789 (contro i 1.207.689 della settimana precedente, pari a +3%) ed è stato registrato un aumento dei decessi (2.266 vs 1.514, pari a +49,7%, di cui 158 riferiti a periodi precedenti). Di questi 17 sono pazienti della provincia di Caserta.

Crescono anche i casi attualmente positivi (2.562.156 vs 2.134.139, +428.017, pari a +20,1%), le persone in isolamento domiciliare (2.540.993 vs 2.115.395, +425.598, pari a +20,1%), i ricoveri con sintomi (19.448 vs 17.067, +2.381, pari a +14%) e, in misura minore, le terapie intensive (1.715 vs 1.677, +38, pari a +2,3%).

Il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, dichiara che “nell'ultima settimana si è registrata una sostanziale stabilizzazione dei nuovi casi, intorno a quota 1,2 milioni, con un incremento del 3% rispetto alla settimana precedente e una media mobile a 7 giorni, che passa da 174.576 del 12 gennaio a 177.652 il 18 gennaio, pari a +1,8%. Una frenata nazionale della curva che risente di situazioni regionali molto diverse”.

Infatti, nella settimana 12-18 gennaio, in 10 regioni si registra un incremento percentuale dei nuovi casi (dall'1,4% della provincia autonoma di Trento al 159,6% della Puglia), in 10 una riduzione (dal -1,0% della Basilicata al -25,9% dell'Umbria), mentre la Liguria rimane stabile; i dati delle regioni Emilia-Romagna, Liguria e Puglia risentono di consistenti ricalcoli avvenuti nelle ultime due settimane.

In 58 province l'incidenza supera i 2.000 casi per 100.000 abitanti: Rimini (3.358), Forlì-Cesena (3.296), Bolzano (3.279), Ravenna (3.027), Piacenza (2.970), Brindisi (2.964), Barletta-Andria-Tran... (2.945), Bari (2.892), Napoli (2.863), Trento (2.812), Rovigo (2.748), Verona (2.737), Bologna (2.721), Vicenza (2.639), Sondrio (2.626), Biella (2.560), Firenze (2.554), Genova (2.531), Taranto (2.515), Brescia (2.493), Aosta (2.475), Torino (2.453), Parma (2.435), Pordenone (2.417), Modena (2.378), Verbano-Cusio-Ossola (2.376), Cuneo (2.338), Lecce (2.337), Ferrara (2.329), Vercelli (2.314), Udine (2.310), Pisa (2.304), Mantova (2.301), Treviso (2.277), Lodi (2.276), Savona (2.269), Imperia (2.263), Padova (2.256), Reggio nell'Emilia (2.241), Livorno (2.240), Pistoia (2.219), Belluno (2.198), Foggia (2.196), Pavia (2.196), Monza e della Brianza (2.167), La Spezia (2.163), Novara (2.155), Como (2.154), Teramo (2.131), Milano (2.106), Prato (2.091), Caserta (2.088), Salerno (2.078), Trieste (2.045), Lucca (2.032), Venezia (2.021), Arezzo (2.017) e Cremona (2.017).

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il Covid nel casertano: nell'ultima settimana contagi stabili ma aumentano i morti

CasertaNews è in caricamento