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Cronaca Marcianise

Coprifuoco a Marcianise, dopo 20 anni Sottile e Foglia non hanno cambiato idea

Il prefetto difende la scelta, l'ex sindaco ribadisce la contrarietà alla denominazione

Sono passati venti anni, ma le loro idee sono rimaste immutate. E’ quanto emerso nel corso dell’interessante convegno che si è svolto venerdì a Marcianise per ricordare, a 20 anni di distanza, il coprifuoco che fu imposto a Marcianise nel 1998 a causa della sanguinosa faida di camorra che era scoppiata alle porte del nuovo secolo. E dopo tanto tempo, allo stesso tavolo, si sono ritrovati l’allora prefetto di Caserta Sottile e l’ex sindaco Foglia, che hanno ribadito le loro idee: per il prefetto quel provvedimento andava preso per evirare conseguenze peggiori, per l’ex fascia tricolore, oggi come ieri, si cambiare la 'dicitura' Coprifuoco che riportava alla mente anni nefasti. A fare da padrone di casa dell’evento l’avvocato Mariano Omarto, che ha introdotto anche gli altri ospiti intervenuti dinanzi ad una platea molto qualificata. Il magistrato Giovanni Conzo ha fatto un excursus sul clan Belforte, dal primo pentito Bruno Buttone fino al ruolo assunto dalle donne; i colleghi Alessandro D’Alessio con Sirignano e Raffaello Falcone hanno raccontato il loro lavoro iniziando della strage del Giovedi Santo di via San Martino. Momento toccante quando don Giovanni Vella ha ricordato la figura di don Riboldi, morto poco tempo fa, e del suo ruolo nella lotta ai clan.

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