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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Camorra a Caserta, si consegna l’ultimo ricercato

Era scappato al blitz di due settimane fa contro gli eredi di Della Ventura

Si è consegnato spontaneamente all'autorità giudiziaria Paolo Cinotti, 35enne di Caserta, accusato di spaccio di droga e destinatario della misura degli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta che, lo scorso 3 giugno, aveva portato all'arresto di altre 7 persone, tra cui Michele Maravita e Concetta Buonocore, coinvolte con vari ruoli nel business della droga gestito nel Capoluogo dalla famiglia Della Ventura.

Cinotti nella serata del 15 giugno si è presentato alla caserma dei carabinieri accompagnato dal suo difensore, l'avvocato Nello Sgambato. Il 35enne lavorava all'estero ed è rientrato Italia per farsi notificare il provvedimento dell'Autorità Giudiziaria. Secondo la ricostruzione della Dda il 35enne sarebbe uno dei pusher 'autonomi' che avrebbero acquistato droga anche dal gruppo guidato da Maravita. Stupefacente che poi avrebbe ceduto ad una pluralità di acquirenti autonomamente.

Il suo nome nell'ordinanza di custodia cautelare, però, al netto dello spaccio, balza all'occhio per altro. Cinotti avrebbe subito un pestaggio nel garage del rione Falcone per mano di Maravita e dei suoi "scagnozzi". Vennero esplosi anche dei colpi di pistola al suo indirizzo. Secondo loro Cinotti avrebbe messo voci in giro su Maravita, in particolare di essere un informatore della polizia. Al 35enne veniva contestata anche la sua relazione con Virginia Scalino, anche lei indagata a piede libero, precedentemente legata ad un parente di Concetta Buonocore, moglie del boss Antonio Della Ventura detto 'o Cuniglio.

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