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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Macerata Campania

Confisca milionaria a titolare di negozi di calzature

Respinto anche l'ultimo ricorso. I beni intestati ai familiari

La Cassazione ha confermato la confisca milionaria ai danni dell’imprenditore di Macerata Nicola Negro ed ai suoi familiari perché considerati vicini al clan Belforte di Marcianise. Gli ermellini hanno infatti respinto il ricorso presentato da Nicola Negro, 59 anni; Anna Ferraro, 55 anni, Pasqualina Negro, 31 anni, e Salvatore Negro, 34 anni, avverso il provvedimento di confisca che era divenuto irrevocabile nel dicembre 2015.

Secondo gli avvocati che hanno discusso il ricorso, “se la prognosi di pericolosità espressa nel giudizio di prevenzione si basa su una valutazione oggettiva di fatti, la sentenza della Corte di appello costituiva un novum in quanto, per la prima volta, il giudice penale dichiarava che Negro non aveva inclinazioni a delinquere e che la condotta a lui imputata doveva essere valutata come sporadica ed isolata”. A ciò andava aggiunto il proscioglimento dell’imprenditore dall’accusa di favoreggiamento personale.

Ma anche questo non ha convinto i giudici della Cassazione, che scrivono: “La sentenza di proscioglimento di Nicola Negro dal reato di favoreggiamento personale per intervenuta prescrizione non negava ma, anzi, confermava la condotta contestata all'imputato”. Confermato, dunque, l’impianto accusatorio che portò la Dda a mettere i sigilli a beni per cinque milioni di euro, a Sessa Aurunca, Portico di Caserta e Capodrise che erano nelle disponibilità di Negro (proprietario di negozi di pellami e calzature) e della famiglia.

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