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Cronaca Marcianise

L’ex dipendente incastra il patron Lea: “I lavori copertura per sversare tonnellate di rifiuti”

Il racconto dell'ex autista alla Guardia di Finanza sull'ecodisastro a Marcianise

Ci sono anche le dichiarazioni di un ex autista della LEA, licenziatosi nel maggio 2018 per il mancato pagamento degli stipendi, ad incastrare Angelo Egisto, l’imprenditore napoletano proprietario ‘di fatto’ della società di stoccaggio e recupero rifiuti di Marcianise al centro dell’inchiesta della Procura di Santa Maria Capua Vetere per inquinamento ambientale e gestione illecita di rifiuti.

Il 7 novembre 2918 G.M. si reca infatti presso gli uffici della Guardia di Finanza di Marcianise per dare la sua versione dei fatti, due mesi dopo la prima ‘confessione’ del socio di Egisto, Carmelo Giordano.

Alle Fiamme Gialle l’autista rivela infatti le condotte illecite di Egisto, “vero gestore della Lea”, avute tramite alcuni colleghi. “Nel novembre 2017 circa - dichiara G.M. ai finanzieri - presso l’area sul retro del capannone sito in Marcianise località Ceraso, Egisto ha avviato dei lavori per ripristinare il piazzale ma in realtà tali lavori erano solo una copertura per sversare tonnellate di rifiuti umidi all’interno di una buca scavata con uno scavatore. Tali informazioni - rivela l’ex autista - le ho sentite da alcuni dipendenti della LEA e posso dirvi che i lavori venivano effettuati dopo le ore 17, ovvero quando tutti i dipendenti lasciavano gli uffici ed il capannone. Ho sentito dire che è stata scavata una fossa avente quali dimensioni 90 metri d lunghezza, 45 metri di larghezza e 8 metri di profondità”. 

IL VIDEO DELLE INTERCETTAZIONI

L’ex dipendente svela anche il possibile guadagno dall’attività illecita: “Ho sentito dire anche che Egisto avrà potuto guadagnare circa 2 o 3 milioni di euro. Posso dirvi che Violante Marasco (autista arrestato nell’indagine, ndr) era l’uomo di fiducia di Egisto e lo avrà aiutato nel sotterrare i rifiuti”.

G.M. inoltre avrebbe voluto discutere della questione anche col sindaco Velardi, come spiegato ai finanzieri: “Mi sono recato anche presso il Comune di Marcianise per riferire le stesse informazioni al sindaco - spiega l’ex autista - ma ad oggi non sono stato ancora convocato”.

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