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Cronaca Alife

Perdite alla condotta idrica, Cirioli organizza un’assemblea pubblica

Il gruppo ‘Uniti per Alife’ cerca una soluzione all’esasperante problematica

Il gruppo Uniti per Alife, per dare seguito a quanto messo in atto durante l’amministrazione Cirioli in merito alla esasperante problematica legata alla condotta idrica, ha organizzato per venerdì 15 dicembre, a partire dalle ore 18:30 presso la sala consiliare del Comune di Alife, un’assemblea pubblica dove saranno coinvolti tutti i rappresentanti istituzionali che vogliano contribuire alla risoluzione del problema.

Una situazione portata all’esasperazione già da molti mesi. In un post sulla pagina social del Comune l’allora amministrazione Cirioli cominciò il suo operato ricostruendo i dettagli della vicenda a partire da dove nasce il problema.

“Dall'acquedotto del Maretto partono 88 l/s (litri al secondo) di acqua che servono Alife e diversi altri Comuni. Quest'acqua entra in una condotta da 30 cm e appena dopo Piedimonte Matese finisce in un partitore che divide questa portata in due diverse condotte: una da 25 cm in acciaio e una da 20 cm in cemento amianto. Le due condotte percorrono tutta la ex nazionale (oggi s.p.331) fino ad arrivare al partitore di Alife. Da questo punto (situato dove c'è la traversa che porta al noto ristorante “Il Rustico”) l'acqua prende tre diverse strade: 42 l/s se ne vanno verso il ponte Margherita per servire tutti i Comuni a valle; 25 l/s vanno all'impianto di sollevamento di Alife (di fronte al serbatoio); 18 l/s vanno al serbatoio (il fungo). Da questo punto esce quasi tutta l'acqua (85 l/s) che entra e le perdite sono ridottissime. Cosa accade, però, a valle? Dei 25 l/s che vanno verso l'impianto di sollevamento di Alife ne escono dalle pompe 22 l/s e dei 18 l/s che vanno al serbatoio ne arrivano 16 l/s. Questo vuol dire che lungo il percorso di adduzione verso Alife perdiamo 5 l/s di acqua: la cosa è tutto sommato accettabile. Dei 42 l/s che vanno verso il ponte Margherita, invece, ne arrivano solo 29: questo determina che in alcuni Comuni serviti dopo Dragoni arrivano quantità di acqua veramente insufficienti. Chi gestisce l'impianto (la Regione, che è subentrata circa 2 anni fa al Consorzio Idrico Terra di Lavoro) si vede costretto ad aumentare la portata in ingresso per far arrivare più acqua agli ultimi comuni e cosa succede? La condotta in cemento amianto che si trova tra Piedimonte e Alife, non essendo in grado di sopportare variazioni di pressione, cede. Resta attiva solo quella in acciaio ma quello che arriva al partitore di Alife non basta per tutto il sistema e si va in crisi idrica.

Com’è noto sono state numerose, a partire dal 24 settembre 2016, le segnalazioni alle autorità giudiziarie a firma dell’allora sindaco Salvatore Cirioli per interruzione di pubblico servizio. In una comunicazione alla Regione Campania, sempre a firma di Cirioli e datata 03/10/2016, si legge: “[…] intende denunciare le continue rotture dell’attuale condotta in cemento-amianto che ormai mettono sistematicamente il paese in ginocchio, determinando, di fatto, interruzione di pubblico servizio”. Con Protocollo 2016 del 19/10/2016 poi, la Regione Campania ha approvato la “Progettazione definitiva per la sistemazione di condutture nei territori del casertano interessati da carenza idrica” prevedendo nello specifico un intervento della “Condotta DN200 tratta Partitore di Piedimonte Matese – Partitore Alife. Ma dopo il via libera della Regione Campania, annunciato con atti ufficiali più nulla.

Le note vicende che hanno determinato lo scioglimento del Consiglio Comunale però non hanno ostacolato l’obiettivo del medico alifano Salvatore Cirioli che, a capo del gruppo Uniti per Alife, intende portare avanti questa battaglia a difesa dei cittadini che ogni giorno si trovano a dover combattere con le numerose difficoltà del caso e perciò la decisione di un’assemblea pubblica dove fare il punto della situazione attenendosi ai numerosi documenti e denunce prodotte e programmare il da farsi.

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