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Redazione

Condanne esemplari per quattro piromani boschivi arrestati dal Corpo Forestale dello Stato

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in questi giorni ha emanato due esemplari sentenze a carico di quattro autori di incendi boschivi di origine dolosa in provincia di Caserta. Tre dei quattro rei erano allevatori di greggi ovini, mentre il...

Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in questi giorni ha emanato due esemplari sentenze a carico di quattro autori di incendi boschivi di origine dolosa in provincia di Caserta. Tre dei quattro rei erano allevatori di greggi ovini, mentre il quarto svolgeva mansioni di aiutante nella conduzione di altro gregge. Tutti hanno agito con lo specifico intento di utilizzare il fuoco per rinnovare il “cotico” erboso allo stato seccaginoso e fertilizzare così, con le ceneri prodotte dalla combustione, il suolo delle aree interessato dal pascolo del gregge, nonché per ampliare le zone di pascolamento anche su territori coperti da boschi. Invero, l’azione del fuoco consente di anticipare notevolmente la rinnovazione del pascolo da somministrare al gregge. Accelerazione della ricrescita che si concretizza, per i terreni percorsi dal fuoco, già pochi giorni dopo le prime piogge.

In particolare con una prima sentenza è stato condannato: Orlando Lombardi 44 anni, allevatore di un gregge ovino, alla pena di anni sette e mesi sei di reclusione, oltre al pagamento delle spese processuali, per aver cagionato un incendio boschivo di natura dolosa, in data 10/08/2015, sul Monte Tifata nella località “Gradilli” del comune di Caserta. L’incendio di estese proporzioni ha interessato il bosco soprastante la Strada Provinciale (ex. S.S. n. 87 Sannitica), di proprietà demaniale del Comune di Caserta, per una superficie di circa 2,5 ettari. L'uomo veniva tratto in arresto in data 24/08/2015, a seguito di emissione di Ordinanza di misura cautelare, e tutt’ora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Giova ricordare che le indagini svolte dal Corpo Forestale dello Stato, coordinate dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, si avvalsero dell'utilizzo di moderne tecnologie di video-sorveglianza. In particolare, vennero predisposti appositi servizi di osservazione, pedinamento e controllo, svolti insieme con dispositivi di "cattura immagini foto-video", azionati all’occorrenza da sensori di movimento, per la raccolta di informazioni e dati utili alla lotta agli incendiari. In particolare, verso le ore 14:50 circa del 10 agosto 2015, i dispositivi di "cattura immagine" registravano, in maniera incontrovertibile, le immagini di LOMBARDI Orlando, passeggero a fianco del guidatore, che, disceso da una Alfa Romeo modello 159 Sport Wagon di colore blu, recava sul retro di un deposito attrezzi dell’ANAS per collocare un ordigno incendiario ad accensione ritardata nella folta vegetazione erbacea seccaginosa. Nei medesimi istanti, il guidatore dell’Alfa Romeo 159 Sport Wagon, per giustificare la sosta dell’autovettura in un tratto di curva pericoloso per la viabilità, apriva il cofano per simulare un controllo al motore dell’autovettura. L’azione degli incendiari risultava precisamente coordinata e pianificata, tanto da durare solo quaranta secondi circa in totale. Dopo circa 8 minuti che l’autovettura Alfa Romeo 159 Sport Wagon, con a bordo Lombardo Orlando, si era oramai allontanata dalla zona, si notava lo sprigionarsi di fiamme alte proprio nel medesimo punto in cui, pochi minuti prima, si era addentrato il Lombardi, fiamme che si sono propagate in maniera violenta grazie alle elevate temperature, allo stato seccaginoso delle formazioni erbacee spontanee e all’elevatissima pendenza del versante.

L’incendio, che ha interessato una superficie complessiva di circa 25.000 mq., è stato domato grazie all’intervento delle squadre antincendio della Regione Campania, della Comunità Montana “Monte Maggiore” e della SMA Campania. Il danno all’ambiente e al soprassuolo forestale ivi radicato (costituito da formazioni arbustive di macchia mediterranea ed arboree di specie quercine, leccio e roverella) è stato grave ed esteso.

Le riprese fotografiche raccolte dall’apparecchio di foto-trappolaggio hanno permesso di identificare compiutamente l’autore in Orlando Lombardo, allevatore di un gregge ovino costituito da circa 150 capi, che lo stesso è solito far pascolare sulla collina del “Monte Tifata” nelle “Vaccheria” e “Gradilli” di Caserta. Invece, con altra sentenza sono stati condannati Angelo Vaiuso, nato a Castel Morrone (Caserta) il 26/03/1958, allevatore di un gregge ovino, alla pena di anni cinque, oltre all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena, per aver cagionato, in qualità di istigatore, in concorso con Affinita Angelo, un estesissimo incendio boschivo di natura dolosa (circa 327.000 mq), in data 18/08/2012, in comune di Caserta, sul versante collinare denominato “Monte Montone”, su un’area classificata di rilevante importanza paesaggistica, nonché a forte vocazione turistica in quanto situata nei pressi del centro medioevale di Casertavecchia. Angelo Affinita, 60 anni, allevatore di un gregge ovino, alla pena di anni cinque, oltre all’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena, per aver cagionato in qualità di esecutore materiale, in concorso con il Vaiuso Angelo, un estesissimo incendio boschivo di natura dolosa (circa 327.000 mq), in data 18/08/2012, in comune di Caserta, sul versante collinare denominato “Monte Montone”, su un’area classificata di rilevante importanza paesaggistica, nonché a forte vocazione turistica in quanto situata nei pressi del centro medioevale di Casertavecchia; in qualità di istigatore, in concorso con il Musej Saimir, un esteso incendio boschivo di natura dolosa (circa 55.000 mq), in data 28/08/2012, in comune di Francolise (CE), alla località “Monte Telefono-San Rocco”, su un’area collinare adibita a rimboschimento con essenze arboree di alto fusto di pino nero e di pino d’aleppo; in concorso morale e materiale con il Musej Saimir, un principio di incendio di natura dolosa (circa 50 mq), in data 27/08/2012, in comune di Teano (CE), alla località “Crocetta”, su un’area posta a margine di una scarpata stradale. Musej Saimir, nato a Berat (Albania) il 21/07/1979, aiutante nella conduzione di un gregge ovino, alla pena di anni quattro e sei mesi, oltre all’interdizione per cinque anni dai pubblici uffici, per aver cagionato: in qualità di esecutore materiale, in concorso con l’Affinita Angelo, un esteso incendio boschivo di natura dolosa (circa 55.000 mq), in data 28/08/2012, in comune di Francolise (CE), alla località “Monte Telefono-San Rocco”, su un’area collinare adibita a rimboschimento con essenze arboree di alto fusto di pino nero e di pino d’aleppo; in concorso morale e materiale con l’Affinita Angelo, un principio di incendio di natura dolosa (circa 50 mq), in data 27/08/2012, in comune di Teano (CE), alla località “Crocetta”, su un’area posta a margine di una scarpata stradale. Tutte e tre i soggetti furono fermati, in data 02/10/2012, in esecuzione ad un provvedimento adottato dalla Procura di Santa Maria C.V. ed associati alla Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere (CE). Le indagini del Corpo Forestale dello Stato-Comando Provinciale di Caserta presero avvio da una comunicazione, pervenuta in data 18/08/12 alla Sala Operativa Provinciale Antincendio Boschivo di Caserta, da parte del servizio 1515, inerente la segnalazione di un incendio boschivo ancora in corso, divampato presso la località “Monte Montone” di Caserta (Casertavecchia). Le fonti di prova principali sono rappresentate: dall’esame di immagini di un sistema di video sorveglianza e registrazione posizionato dallo stesso Corpo Forestale dello Stato, da servizi di appostamento e di pedinamento di P.G., dall’esame di tabulati telefonici e dal contenuto chiaro ed inequivoco di operazioni di intercettazione telefonica, tutte condotte su utenze in uso ai soggetti di rilievo investigativo, oltre che da attività di ulteriore accertamento, di acquisizione di notizie e di riscontro operate dalla P.G. operante. Attività investigativa meglio descritta nell’allegato Comunicato Stampa del giorno 03/12/2012 della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ed accluse riprese fotografiche.
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