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Cronaca

Diecimila euro per essere 'sostituiti' al concorso: l'inchiesta si allarga

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati 68 persone. Finanza indaga sulle prove dal 2018 al 2021

Diecimila euro per far presentare al proprio posto al concorso per la guardia di finanza un sostituto più preparato. Tanto costava il servizio "controfigure" allestito da alcuni appartenenti alle forze dell'ordine - tra cui un finanziere e due vigili del fuoco - che sono indagati dalle fiamme gialle a L'Aquila. 

Complessivamente, come anticipato da Casertanews, sono 68 gli indagati dal pm Stefano Gallo che ha chiesto l'applicazione di misure cautelari nei confronti di 58 persone, tra ideatori del sistema, sostituti e candidati. La richiesta è stata respinta dal gip ma il pm ha presentato ricorso al Riesame insistendo per le misure, tra carcere e divieti di dimora. L'udienza è stata fissata in settimana. Nel collegio difensivo figurano Andrea Piccolo, Angelo Raucci, Giuseppe Stellato, Elisabetta Carfora, Maria Rosaria Duonnolo, Alessandro Caputo, Raffaele e Gaetano Crisileo.

Molti indagati sono della provincia di Caserta, tra il Capoluogo, Marcianise, Aversa, Capua, Santa Maria Capua Vetere, San Felice a Cancello e Maddaloni. L'accusa nei loro confronti sono di falso, truffa e sostituzione di persona. Secondo quanto sta emergendo, i candidati si rivolgevano al sodalizio per farsi sostituire al momento della prova. Le 'controfigure' così si presentavano al concorso con carte d'identità falsificate e recanti le generalità del candidato. Per questo la Procura contesta anche l'ingresso abusivo in luogo militare, cioè all'interno della caserma dove si svolgevano i concorsi. Le indagini che si sono allargate in tutto il territorio italiano, sono partite dall'attività investigativa dei finanzieri aquilani e vanno avanti con probabili ulteriori sviluppi. Gli anni presi in considerazione vanno dal 2018 fino agli ultimi concorsi del 2021.

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