Una docente che si vede superata nel concorso per diventare professore ordinario all’università, decide di fare ricorso e riesce a farlo annullare. E’ la vicenda che scuote l’università ‘Luigi Vanvitelli’ di Caserta e, in particolare, il dipartimento di Architettura e Disegno industriale con sede ad Aversa. A scoperchiare il vaso è stata una docente, Sabina Martusciello, che ha deciso di presentare ricorso dopo essere stata scavalcata al concorso. E dopo una lunga battaglia giudiziaria, come racconta ‘Il Mattino’, il Consiglio di Stato le ha dato ragione, annullando la procedura. Con una motivazione che darà molto su cui riflettere. “Appare evidente il rapporto di collaborazione intensa, stabile e costante nel tempo tra la presidente della commissione ed i candidati dichiarati vincitori”. Quello che è emerso, cioè, è che i candidati vincitori collaboravano direttamente con la presidente della commissione che avrebbe dovuto valutarli.

Sulla vicenda è intervento anche il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, che ha dichiarato: “Un plauso a chi ha creduto nella giustizia e ha denunciato il misfatto, è giusto che vada avanti solo chi ha meriti, le scorciatoie costituiscono un grosso rischio in quanto premiano persone inadeguate. La procura apra un’inchiesta e si accerti che vicende simili a quella denunciata non siano una pratica consolidata negli Atenei. I concorsi pilotati sono un escamotage per impreparati e incapaci. Chiediamo massima allerta per il prossimo concorso OSS che si terrà presso il Policlinico Luigi Vanvitelli, evitare che si verifichi ciò che è accaduto per il concorso degli infermieri che ha generato notevoli polemiche. In campo sanitario le  disonestà possono costare la vita ai pazienti, si dia spazio alla meritocrazia”.