Finisce incubo per comandante della polizia municipale: assolto dopo 7 anni
Era stato indagato mentre era a Casavatore, adesso è libero "perché il fatto non sussiste"
Il 29 febbraio 2016 a seguito di indagini relative alle elezioni amministrative del maggio 2015 la Direzione Distrettuale Antimafia emetteva provvedimento di conclusione di indagine a carico di 15 persone per varie ipotesi di reato. Tra i destinatari del provvedimento figuravano anche il Comandante della Polizia Locale di Casavatore Colonnello Antonio, attualmente Comandante della Polizia Locale di San Marcellino ed il Luogotenente Vincenzo Orefice, accusati di voto di scambio, omessa denuncia e per aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio.
L'inchiesta della DDA lo pone al centro di un intreccio politico mafioso che lo vede attivamente appoggiare con condotte penalmente rilevanti fino all'abuso dei doveri di ufficio. Il comandante ed il maresciallo della polizia municipale sono stati anche accusati di aver commesso il fatto con abuso dei poteri e violazione dei doveri inerenti ad una pubblica funzione o ad un pubblico servizio. Per tali accuse il Comandante Colonnello Antonio Piricelli difeso dall’Avvocato Girolamo Catena del Foro di Napoli ed il Luogotenente Vincenzo Orefice difeso dall’Avvocato Francesco Izzo il 29 febbraio 2016 ricevono conclusione di indagine. Il 21 dicembre 2017 unitamente a tutti gli indagati vengono rinviati a giudizio.
Il 20 gennaio 2022 si è svolta l’ultima udienza al termine della quale il collegio del Tribunale di Napoli Nord Presidente dottoressa Pacchiarini ha emesso il dispositivo nel procedimento penale a carico del Comandante Colonnello Antonio Piricelli e del Luogotenente Vincenzo Orefice ed ha “assolto gli imputati per il reato a loro ascritto perché il fatto non sussiste".