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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Santa Maria Capua Vetere

In coma dopo bypass gastrico, Angela trasferita al Secondo Policlinico

La 29enne si sottoporrà ad un delicato intervento di ricostruzione degli organi interni danneggiati

Angela Iannotta, la mamma 29enne di Santa Maria Capua Vetere finita in coma dopo un doppio intervento di by-pass gastrico, è stata trasferita nel tardo pomeriggio di ieri con un’autombulanza, messa a disposizione dalla direzione dell’Ospedale Civile di Caserta, al Secondo Policlinico universitario di Napoli. Ora è nelle mani di Franco Corcione, luminare della Chirurgia Italiana coadiuvato al momento, per un maggiore approfondimento diagnostico, da Antonio Cittadini, anche lui accademico universitario, direttore della Clinica Medica Universitaria sempre dell’Università Federico II di Napoli.

Corcione ha mantenuto il suo impegno di filantropo e ha fatto trasferire Angela sotto la sua vigilanza. E’ ora previsto un chek up generale da parte di Cittadini e poi Corcione - come lui ha dichiarato pubblicamente - stabilirà tempi e modalità dell’intervento (che dovrebbe avvenire tra metà e fine giugno) e sarà lui a dirigere e formare l’equipe chirurgica multidisciplinare che dovrà sottoporre al rischiosissimo e pericolosissimo intervento di ricostruzione degli organi interni della giovane mamma sammaritana di appena 29 anni. Franco Corcione, accademico universitario, massimo esponente dei chirurghi, conosciuto in tutto il mondo, ha accettato di operare Angela sperando - come ha espressamente dichiarato - di darle (o almeno tentare di dare) il minimo della funzionalità vitale alla giovane donna che continua ad essere alimentata per via endovenosa. Un estremo tentativo di tenerla in vita.

Intanto le indagini della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, diretta dal Procuratore Carmine Renzulli, continuano in modo incessante sia nei confronti del chirurgo bariatrico che ha effettuato i due interventi sia nei confronti di altri medici che hanno tenuto in cura Angela sia nella struttura de l’Aquila sia alla Clinica Villa del Sole di Caserta. Le cartelle cliniche sequestrate cosi come i documenti amministrativi pure sequestrati con un blitz dei giorni scorsi da parte dei Nas unitamente alla squadra di polizia giudiziaria sono intanto al vaglio di un collegio di esperti nominato dalla Procura sammaritana che sta per ultimare un elaborato quadro per tracciare eventuali profili di responsabilità penale dei chirurghi e del personale coinvolti a qualunque titolo sia per il caso di Angela Iannotta che per la morte di Francesco Di Vilio, deceduto dopo di essere stato colpito da setticemia e conseguenziale choc settico dopo 3 interventi eseguiti sempre dallo stesso chirurgo. 

Ma le indagini proseguono non sono solo sul versante giudiziario: anche l’Asl di Caserta potrebbe aprire a breve un'inchiesta per accertare se la struttura privata convenzionata fosse abilitata ad eseguire interventi chirurgici cosi complessi di chirurgia bariatrica sebbene non muniti di terapia intensiva e di rianimazione, come espressamente prevedono le linee Sicob in tema di accreditamento regionale. Analoga indagine sarebbe in corso anche a L'Aquila. L’inchiesta potrebbe portate conseguenze devastanti per ambedue le strutture e potrebbe coinvolgere anche chi ha espresso il parere sull’accreditamento regionale.

Intanto il pubblico ministero del Tribunale sammaritano ha iscritto nel registro degli indagati anche altre persone per il reato di falso in quanto sono emerse delle irregolarità sulle cartelle cliniche che sarebbero state alterate. La stessa Angela ha disconosciuto anche la sua firma su alcuni documenti sanitari. Di qui la sua difesa, rappresentata dagli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo,  ha nominato immediatamente quale consulente grafologo di parte l’accademico universitario, Alberto Bravo di Roma, presidente dell’Istituto di Grafologia Italiana.

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