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Cronaca Maddaloni

Cocaina negli accendini venduti al bar: svolta per tre indagati

La Cassazione annulla il provvedimento del Riesame che aveva disposto gli arresti domiciliari

Droga nascosta negli accendini venduti al bar. E' stata questa l'assurda scoperta fatta dai carabinieri all'interno del bar "Le Rose" di Caivano gestito dai fratelli Antonio ed Ida Castaldo, nati rispettivamente a Caserta e Maddaloni. Ma per loro la Corte di Cassazione ha ribaltato tutto disponendo un nuovo Riesame dopo che i giudici avevano disposto per loro ed un altro indagato, Giuseppe Tuppo di Napoli, la custodia cautelare agli arresti domiciliari.

La vicenda risale al mese di marzo del 2018 quando i carabinieri avevano rinvenuto all'interno del bar alcune dosi di cocaina "mimetizzate" all'interno di alcuni accendini messi su un espositore all'interno del bar. I militari, inoltre, avevano rinvenuto, nascosti dietro la macchina del ginseng, 440 euro oltre ad una busta contenente marijuana. Per questo motivo i tre erano stati arrestati. I giudici del Riesame avevano applicato nei confronti di tutti gli indagati la misura degli arresti domiciliari ma la Cassazione ha annullato il provvedimento. 

Secondo la Suprema Corte, infatti, il tribunale partenopeo non si è confrontato con la possibilità di una sentenza che possa concedere la sospensione condizionale della pena per i tre indagati. Per questo l'ordinanza del Riesame è stata annullata.  

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