rotate-mobile
Cronaca Villa Literno

Arresti domiciliari per Giuseppe Spada 'o zingaro

Coinvolto nell'indagine della Dda sulla riorganizzazione del clan dei Casalesi, in particolare della fazione Schiavone e Bidognetti

Arresti domiciliari per Giuseppe Spada, alias 'o zingaro, coinvolto nell'indagine della Dda sulla riorganizzazione del clan dei Casalesi, in particolare della fazione Schiavone e Bidognetti. È quanto stabilito dal giudice per le indagini preliminari Vera Iaselli del tribunale di Napoli in accoglimento della richiesta del legale di Spada, l'avvocato Tammaro Diana, in merito alla sostituzione della misura cautelare in carcere con quella meno afflittiva degli arresti domiciliari.

A sostegno di tale richiesta la difesa ha prodotto una documentazione comprovante la permanenza di Spada in Svizzera dal 2021 quindi nel febbraio 2022 quando gli viene contestato l'episodio di estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di due imprenditori dell'Agro Aversano non era in Italia. Giuseppe 'o zingaro  si era trasferito in Svizzera e perciò irreperibile al momento dell'esecuzione delle 37 misure cautelari per ben 45 indagati. Il 28 novembre scorso si è costituito presso la compagnia carabinieri di Aversa assistito dal suo legale . Elementi valutati dal gip partenopeo che ha disposto la misura cautelare degli arrestati domiciliari nel comune di Villa Literno.

Nella maxi inchiesta della Dda partenopea in cui è stato coinvolto Spada è emerso come il gruppo di Bidognetti eserciterebbe il controllo delle attività delle agenzie di onoranze funebri dell’agro aversano, in virtù di accordi criminali stretti già negli anni ’80, attraverso un “consorzio di imprese”, che è stato sottoposto a sequestro; condurrebbe attività usuraie (con la cessione di somme di denaro in favore di imprenditori e cittadini, che, sebbene in condizioni di forte difficoltà economica, si sarebbero visti applicare tassi d’interesse finanche del 240%); avrebbe avuto la disponibilità di armi attraverso le quali avrebbe espresso la propria forza intimidatrice per assicurarsi il controllo del territorio.

Oltre al reato associativo, a carico di esponenti delle due fazioni sono stati contestati reati fine quali estorsioni in danno di numerosi operatori commerciali (al fine di piegarne la volontà, un imprenditore sarebbe stato attinto alle gambe da colpi d’arma da fuoco), traffico di sostanze stupefacenti e contestuale controllo dell’attività di cessione di droga realizzato da terzi soggetti, che sarebbero stati costretti a versare denaro a esponenti del clan per garantirsi la gestione delle piazze di spaccio.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Arresti domiciliari per Giuseppe Spada 'o zingaro

CasertaNews è in caricamento