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Cronaca Castel Volturno

Cirillo catturato, ora s'indaga sui 67 giorni di latitanza. Il figlio di Noviello: "Grazie"

La Dda vuole capire chi ha aiutato l'uomo del gruppo di fuoco di Setola a nascondersi

Quando è arrivata la telefonata martedì pomeriggio, la rabbia e la delusione che per oltre due mesi hanno invaso la famiglia di Domenico Noviello è svanita nel nulla. Un sorriso ha fatto capolino sulle facce dei figli dell’imprenditori ucciso dai killer del clan dei Casalesi quando dall’altro capo della cornetta, una voce amica ha svelato: “Cirillo è stato preso”.

Sessantasette giorni. Tanto è durata la fuga di Francesco Cirillo, condannato a 30 anni di carcere per l’omicidio del proprietario di un’autoscuola di Castel Volturno, ammazzato su ordine del boss stragista Giuseppe Setola per essersi rifiutato di sottostare alle richieste del clan. Uno sgarro da pagare col sangue. Era il 16 maggio 2008. Da quel giorno, i figli di Domenico hanno atteso a lungo di avere giustizia. E pensavano di averla avuta, definitivamente, con l’ultima condanna della Cassazione ai danni di Francesco Cirillo: 30 anni di carcere per aver fatto parte del gruppo di fuoco.

Da lui, Cirillo, dal 20 novembre si è reso irreperibile per evitare il carcere. Da quel giorno la delusione per la famiglia di Domenico Noviello è andata via via crescendo. Ma la giustizia (seppur lenta) arriva sempre. Carabinieri e polizia hanno lavorato insieme per cercare di stanare il latitante. E dopo 67 giorni lo sono riusciti a stanare ad Acerra. Si era nascosto in un’abitazione quasi anonima, dove aveva trovato rifugio. Ha provato l’ultimo disperato tentativo con la fuga dal balcone, ma non è bastato.

Ora le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia, vanno avanti per ricostruire la rete di appoggi di Francesco Cirillo. Chi lo ha aiutato a nascondersi e dove è stato in questi 67 giorni: sono le domande a cui si cercherà di dare risposta.

Intanto Cirillo è stato preso. Ed a Massimiliano Noviello, figlio di Domenico, è tornato il sorriso. “Grazie” ha scritto sui social postando la notizia dell’arresto. Pensando che adesso il papà può riposare in pace, più sereno.

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