rotate-mobile
Cronaca Presenzano

Chat erotiche ed incontri nei cinema porno: la vita hot di don Roncone svelata al processo

I carabinieri raccontano la genesi delle indagini. Soldi, ricariche e regali in cambio dei rapporti sessuali

Chat erotiche, telefonate hot, incontri sessuali gay consumati in bed and breakfast partenopei o nella penombra delle sale dei cinema a luci rosse poco distanti da Piazza Garibaldi a Napoli. È quanto emerso nel corso dell'ultima udienza del processo a carico di don Gianfranco Roncone - ex parroco di Presenzano, accusato di abusi sessuali su minori, induzione in concorso alla prostituzione minorile e possesso di materiale pedopornografico - celebrata dinanzi alla Prima Sezione Penale del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere in composizione collegiale, presieduta dal giudice Giovanni Caparco.

È la ricostruzione delle abitudini sessuali di don Roncone passata al setaccio dai carabinieri della stazione di Vairano Scalo che nel 2020 condusse le indagini. I militari escussi dal pm Gerardina Cozzolino hanno eviscerato la genesi dell'attività di indagine nata da un controllo effettuato in una zona isolata del Comune di Vairano Patenora. Era il 14 agosto 2020 verso le 20,30 quando una pattuglia di carabinieri in servizio di perlustrazione del territorio vide nel parcheggio antistante il cimitero comunale di Vairano Patenora, in direzione via Volturno, una Madza 2 con a bordo un uomo identificato come don Roncone alla guida della vettura e all'esterno della stessa 2 ragazzi che interloquivano col conducente in una zona semi buia.

Insospettiti i militari identificano i 3 soggetti ed i due ragazzi vengono portati in caserma. Viene rinvenuto loro un coltellino a serramanico ed entrambi avevano dei preservativi. Si trattava di due ragazzi di nazionalità rumena, uno 18enne e l'altro 16enne. Dal racconto dei ragazzi e dalla visione degli smartphone di uno dei due, i carabinieri avviarono la loro attività di indagine sull'ex prete della comunità di Presenzano. Dagli accertamenti dei tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche ed ambientali nelle vetture in uso a don Roncone i militari ricostruirono i gusti del prete 56enne, originario di Sparanise.

Don Roncone prediligeva ragazzi stranieri dell'Europa dell'Est o africani con i quali consumava rapporti sessuali di natura omosessuale. Da quanto emerso in sede di dibattimento i rapporti sessuali venivano consumati con i ragazzi stranieri anche alloggiati nei campi rom di Giugliano in Campania poco più che diciottenni  e spesso a Napoli in posti dedicati come B&B al Centro Direzionale o in umide sale di cinema porno. C'era un 'campionario' di giovani prontamente visionato dal parroco poco prima degli incontri o utile per stabilire un tariffario. Alcuni degli incontri hot erano a pagamento.

Sui dispositivi telematici e telefonici sequestrati a Don Roncone i carabinieri hanno ritrovato foto e video di giovani nudi o semivestiti, filmati gay o contenuti pedopornografici. Rinvenuta anche l'esistenza di relazioni con alcuni giovani che venivano 'coccolati' con soldi, ricariche telefoniche, acquisti di pc ed in taluni casi di scooter. Alcune offerte riguardavano anche un aiuto nello studio mediante un appoggio alla connessione wifi presente in canonica. È proprio in tale sede che si realizzarono le palpatine al sedere nei confronti di un 17enne secondo la ricostruzione della pubblica accusa.

Si torna in aula nella seconda settimana del mese di maggio per l'escussione di ulteriori testi della Procura. Nel collegio difensivo sono impegnati gli avvocati Renato Jappeli e Dario Mancino per Don Roncone e gli avvocati Ernesto De Angelis e Luigi Scorpio per le costituite parti civili.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chat erotiche ed incontri nei cinema porno: la vita hot di don Roncone svelata al processo

CasertaNews è in caricamento